"L'analisi costi-benefici sul Tav del prof. Ponti pubblicata sul Fatto Quotidiano si conferma una gigantesca bufala." Così su Facebook l'ex parlamentare Pd Stefano Esposito - da sempre in prima linea a sostegno della Torino-Lione - commenta le anticipazioni diffuse questa mattina sull'analisi costi-benefici commissionata dal M5S, che oggi verrà pubblicata sul sito del MiT.
"Basta un dato - aggiunge Esposito - per dimostrarlo: ogni tonnellata di Co2 in meno vale 90 euro di benefici e 400 euro di costi. Con tanti saluti all’ambiente e festa per petrolieri e concessionari", conclude l'esponente dem.
"Ci sono voluti anni, ma finalmente leggiamo i titoli che rendono giustizia a quasi 30 anni di giuste ragioni NOTAV." A scriverlo su Facebook è la capogruppo regionale del M5S Francesca Frediani, tenendo tra le mani la pagina del Fatto Quotidiano che ha anticipato i risultati dell'analisi costi-benefici sulla Torino-Lione. "Oggi - ha aggiunto Frediani - è un buon giorno per fermare il Tav".
Ancora più esplicito il commento di Giorgio Bertola, candidato Presidente della Regione Piemonte per il M5S: "I numeri dello studio scientifico commissionato dal Governo lasciano poco spazio all'ideologia, alle opinioni, ad interpretazioni fantasiose. Il TAV, come sosteniamo da tempo, non è utile al Piemonte ed ai Piemontesi. Non serve al Paese ed è uno spreco di risorse che dovrebbero essere investite nelle vere emergenze: sanità, scuola, lavoro e tutela del territorio".
"Chiamparino ora si metta l'anima in pace. Al posto di usare il TAV come arma di distrazione di massa provi a spiegare ai Piemontesi quanto fatto in questi 5 anni dalla sua Giunta: poco più di niente. E' ora di mettere al centro del dibattito i veri problemi dei Piemontesi e le possibili soluzioni al posto di correre dietro ad un progetto vecchio di 30 anni, bocciato dalla storia e dalla scienza".
“L’analisi costi e benefici sulla tav appena pubblicata sul sito del ministero è solo una contestazione del documento dell’osservatorio è da la misura del pregiudizio degli scriventi. Potevano fare di meglio anziché scopiazzare dai blogger dei no tav più radicali e fanatici”, dichiara la parlamentare di FDI Augusta Montaruli. “Di scientifico e di dati oggettivi non c è nulla. Capiamo che Toninelli abbia voluto dare una parvenza di serietà alle castronerie che pronuncia sull’opera ma con questo documento siamo arrivati al ridicolo".
"In ogni caso bisogna superare l’empasse del governo nella speranza che Salvini abbia il sopravvento.” Fa seguito Maurizio Marrone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia che continua: “la soluzione è solo una, il referendum osteggiato sia dal pd, che Chiamparino già il giugno scorso aveva negato davanti alla proposta di FDI, sia dal movimento cinque stelle alla guida di un’amministrazione comunale che ha respinto il quesito referendario presentato dal sottoscritto”.
“Il fatto che l’analisi costi-benefici non sia stata firmata da tutti i componenti della commissione la dice lunga, come la dice lunga la pubblicazione a poche ore dal flop elettorale grillino in Abruzzo”, ha dichiarato Mercedes Bresso, vicepresidente del Gruppo S&D al Parlamento europeo. “Ovviamente sul contenuto, visto che è stata scritta da cinque noti NoTav, non c'è neppure il gusto della suspense di leggere cosa c'è scritto. Il responso era noto dal giorno in cui è stata annunciata questa analisi”.
“La Torino-Lione è la linea di riequilibrio dei traffici verso il sud Europa e i suoi porti, bloccare l’opera vorrebbe dire danneggiare tutto il Paese. A questo punto sarà interessante comprendere se Salvini sarà in grado di far pesare il suo ruolo a sostegno del Nord del Paese o se sacrificherà questo importante tessuto produttivo sull’altare della stabilità di Governo”, ha concluso Mercedes Bresso.
Questa la dichiarazione di Silvja Manzi, Segretaria di Radicali Italiani: “Fino a oggi il ministro Toninelli ha tenuto segreto il documento finale sull’analisi costi/benefici del TAV (peraltro, l'ennesimo), rifiutandosi di trasmettere il documento al Parlamento e rifiutandosi di soddisfare formali ‘richieste di accesso civico generalizzato’, così violando la legge sulla ‘trasparenza’ (D. lgs. 33/2013).
Solo il pessimo risultato elettorale del M5S in Abruzzo ha convinto i maggiorenti grillini a ributtarsi sul fronte NOTAV per tentare di arginare la fuga degli elettori. Perciò, solo oggi il sito del Ministero delle Infrastrutture ha pubblicato il documento ‘fantasma’. Un documento che reca le firme solo di 5 membri su 6 della ‘Commissione Ponti’, quelli che si erano già espressi in passato contro la TAV".
"Ci sarà tempo per analizzare compiutamente i numeri della Commissione. Balza subito agli occhi, però, l’incolmabile divario fra le cifre degli uomini di Toninelli e le cifre a favore della TAV, per esempio quelle fornite dalla struttura tecnica di missione presieduta dal commissario Paolo Foietta (non a caso cancellata oggi da Toninelli). Occorre che tale contrasto insanabile sia risolto con l’unico modo democratico a disposizione: il ricorso alla consultazione dei cittadini tramite referendum".
"A livello regionale, il presidente Sergio Chiamparino aveva pubblicamente dichiarato che, a fronte di un'analisi costi/benefici palesemente negativa, avrebbe indetto un referendum consultivo regionale, utilizzando quanto previsto dall’art. 64 dello Statuto regionale. A livello comunale, 920 cittadini torinesi hanno richiesto formalmente al Consiglio Comunale di indire un referendum consultivo. Tale referendum deve essere indetto entro febbraio per poterlo tenere in concomitanza delle elezioni europee e regionali del 26 maggio. Tra una settimana, martedì 19 febbraio, i promotori del referendum saranno auditi dalla Conferenza dei capigruppo del Consiglio Comunale".
"Chiediamo sia al presidente Chiamparino sia al sindaco Appendino di attivarsi per permettere ai cittadini di esprimersi su un tema che li riguarda direttamente e che influirà sul futuro della città di Torino e della Regione Piemonte”.
"Pensavamo che, al di là delle opinioni, l'analisi costi-benefici tentasse di scomporre e analizzare in modo serio una questione delicata. E invece, come se ne bastasse il disprezzo per le istituzioni, siamo di fronte all'ennesima pagliacciata grillina. Di Maio e Toninelli prendano atto che la vita virtuale finisce sui social e facciano pace con il mondo reale, quello della sonora scoppola abruzzese. Di certo, ora, i motivi delle tensioni con la Francia sono ben chiari: nessuno vuol farsi prendere in giro da Toninelli, nemmeno Macron". Lo affermano, in una nota congiunta, l'on. Diego Sozzani, capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati e responsabile infrastrutture del partito, e gli on. Paolo Zangrillo e Roberto Rosso, rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore del partito in Piemonte.
"Dopo le nostre insistenze, il sito del Mit ha pubblicato anche una relazione giuridica che aggiunge ridicolo al ridicolo, dal momento che già in premessa dichiara impredicibile una corretta valutazione dei costi e delle penali. Di tutto questo chiederemo conto domani al professor Ponti, al quale siamo pronti a contestare ogni dettaglio della sua analisi imperfetta e, a nostro avviso, tendenziosa. Va bene che è carnevale e che "una volta all'anno è lecito impazzire", ma di questo passo, al di là dell'analisi costi-benefici, a furia di buffonate servirà anche una perizia psichiatrica per capire se il governo ci fa o ci è", concludono i tre esponenti di Forza Italia.
"Salvini trovi il tempo di leggere la relazione costi benefici sulla Tav e dia una indicazione chiara e definitiva ai suoi ‘yes man’. I parlamentari della Lega stanno aspettando ormai da mesi e non riescono più, soprattutto nei territori del Nord del paese, a prendere tempo e giustificare questo ridicolo temporeggiamento su un’opera che ormai tutti in Italia, dai cittadini alle imprese, vogliono completare". E' quanto dichiara sulla Tav Silvia Fregolent, deputato Pd.
“Se i Cinque stelle avessero commissionato analisi costi-benefici per i motori a scoppio, si andrebbe ancora in carrozza; se lo avessero fatto per le strade asfaltate, sarebbero ancora sterrate; per gli ascensori, faremmo ancora le scale a piedi”. Lo dichiara Roberto Rosso, capogruppo in Comune per Fratelli d’Italia. “Ci sarebbero sempre stati altri modi di spendere quei soldi, che i 5stelle avrebbero preferito: con la gente che muore di fame, voi mettete l’ascensore? Avrebbero chiesto".
"Purtroppo il progresso – aggiunge Roberto Rosso - richiede investimenti e Torino per non restare isolata ha bisogno nel lungo termine del Tav, nel medio di una nuova linea metro e nel breve, di un rilancio importante dell’aeroporto di Caselle. I benefici ci saranno e supereranno gli inevitabili costi”.
“Un’analisi scontata c
he si porta dietro tutto il pregiudizio contro un’opera fondamentale che il Movimento 5 Stelle non ha mai voluto fare - dichiara invece Daniela Ruffino di Forza Italia -. Tecnici da sempre contrari alla Tav sono stati chiamati a esprimersi sull'alta velocità da politici che hanno sempre promesso barricate contro di essa. Non ci stupisce l’esito dell’analisi”.
Ancora più dura la collega Claudia Porchietto, che cita un classico di Fantozzi: "Di fronte ad una analisi fake, sinceramente pure io, donna e mamma di due figli e sabauda doc, non posso che perdere il bon ton da madamina - come mi appellerebbero in senso spregiativo dal blog delle stelle - e dire, riprendendo una nota battuta dell'intramontabile Fantozzi, che questa analisi costi benefici è 'una c... pazzesca'".