Si apre il sipario sull'analisi Costi-benefici della Torino-Lione. Lo anticipa questa mattina l'edizione nelle edicole de Il Fatto Quotidiano, che rivela come i numeri diano torto alla realizzazione dell'infrastruttura.
Nessuna sorpresa, insomma. Visto che ormai da tutte le parti ci si aspettava un esito di questo genere, anche se motivi differenti portavano a questa convinzione. Stupisce, piuttosto, che dopo essere arrivata in Francia prima che in Italia, il dossier sia stato fatto arrivare alla redazione di un quotidiano piuttosto che sul tavolo del vicepremier Matteo Salvini, visto che proprio il leader della Lega - arrivando questa mattina a Palazzo Chigi - ha detto ai cronisti che lo attendevano di non aver ancora letto il dossier.
Tornando alle cifre, secondo quello che riporta il Fatto, l'effetto negativo sarebbe (nella migliore delle ipotesi) di 5,7 miliardi. Mentre in quello peggiore si arriverebbe a 8. Una via di mezzo - definita "realistica" da chi ha già potuto vedere i conti - la cifra sarebbe di 7 miliardi. A incidere, secondo gli autori dell'analisi, flussi di traffico sovrastimati rispetto alla realtà e "danni" economici legati a quelli che sarebbero comunque benefici ambientali poco rilevanti, nel complesso.
Questo, dunque, il risultato dell'analisi realizzata in questi mesi dalla task force guidata dal professor Marco Ponti insieme ad altri 4 esperti (Paolo Beria, Alfredo Drufuca, Riccardo Parolin e Francesco Ramella) e consegnata al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Il sesto, l'ingegnere Pierluigi Coppola, non ha sottoscritto il documento. A farlo notare è il parlamentare torinese del Pd, Davide Gariglio, che parla di "documento da invalidare". Ora la palla passa alla politica.
Qui l'analisi pubblicata sul sito del ministero.