Sono le ore della festa e delle celebrazioni, queste, per il Venaria Calcio. Ma il triplice fischio che ha sancito la vittoria del campionato di Prima Categoria, con passaggio in Promozione e record da imbattuti, non ha evitato i tempi supplementari.
Tempi supplementari che non si giocano in calzoncini e maglietta, ma in borghese, tra documenti, diplomazia, accordi e procedure da rispettare. I riflettori, infatti, non si spengono perché resta un enorme punto interrogativo sul destino dei campi in cui gioca la squadra: non a norma e al momento utilizzati solo grazie ad alcune deroghe che si sono succedute negli anni.
Insomma, servirebbero dei lavori di ammodernamento e manutenzione, altrimenti il prossimo anno potrebbe accadere che non si giochi la meritata Promozione proprio nella cornice che ha accompagnato gli atleti e lo staff societario nella cavalcata.
Un problema non da poco: innanzitutto dal punto di vista economico. Si stima infatti che la spesa potrebbe aggirarsi tra i 200 e i 300mila euro. E soprattutto non c'è accordo su chi debba metterli, quei soldi. La società ha più volte chiesto finanziamenti al Comune, mentre da Palazzo Civico la questione è vista in maniera diversa. Anche sulla scorta di altre casistiche a Torino, dove i lavori sui campi vengono assolti dalle società stesse.
Un argomento non nuovo, comunque. Che più volte è arrivato in Consiglio Comunale e in Commissione. L'ultima delle quali circa 15 giorni fa, senza esito. "La verità è che non si capisce chi li debba fare, questi lavori", spiegano dall'opposizione. E in particolare lo fa Rossana Schillaci, consigliera comunale del Pd. "Non c'è certezza e c'è una convenzione in cui non è chiaro chi debba fare che cosa".
Intanto, dal Comune assicurano che - terminati i festeggiamenti per la vittoria del campionato - proseguiranno gli incontri e il dialogo già in atto tra la società sportiva e l'amministrazione. Sul piatto ci sarebbe già una proposta fatta dalla squadra neo-promossa, cui la giunta guidata da Roberto Falcone farà una contro-proposta. L'obiettivo, in questo caso, è centrare un pareggio che faccia contenti tutti. Senza sconfitti, ancora una volta.












