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Politica | 30 aprile 2019, 17:46

Sganga (M5S): "Il primo maggio è di tutti: auspico per Torino manifestazione libera e pacifica"

La capogruppo pentastellata ha aggiunto: "Domani vorremmo maggiormente riflettere sul tema del lavoro, della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, allargando lo sguardo anche a chi offre altri modelli di sviluppo"

Sganga (M5S): "Il primo maggio è di tutti: auspico per Torino manifestazione libera e pacifica"

"Domani il Movimento 5 Stelle Torino, come ogni anno, parteciperà con i suoi rappresentati eletti e i suoi attivisti al corteo per la festa dei lavoratori". Lo ha detto Valentina Sganga, capogruppo del Movimento 5 Stelle a Torino. 

"Auspichiamo un sereno svolgimento della manifestazione così come successo l'anno scorso quando, dopo tanti anni, non si sono registrati scontri e tutti i partecipanti sono riusciti ad entrare prima in via Roma e poi in Piazza San Carlo senza che il corteo fosse letteralmente spezzato in due da un cordone di polizia".

"Quella divisione, che in passato si scioglieva solo al termine degli interventi istituzionali dal palco, per noi era inaccettabile e vogliamo ribadirlo anche oggi che, come forza di governo, saremmo tra quelli ammessi in piazza". 

"Il primo maggio è di tutti, di chi si batte contro il Tav forse un po' di più di chi oggi ha scoperto nell'alta velocità il salvagente di un sistema occupazionale che è volato sempre più lontano da Torino, di chi lavora senza tutele o un lavoro non ce l'ha forse un po' di più di chi grazie a privilegi e politiche scellerate del passato è garantito". 

"Però è giusto dire che il primo maggio è di tutti e per questo l'auspicio dev'essere che si possa vivere una manifestazione e una piazza libera e pacifica. 

Domani vorremmo maggiormente riflettere sul tema del lavoro, della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, allargando lo sguardo anche a chi offre altri modelli di sviluppo e non vedere una nuova occasione per esasperare gli animi per poi andare sui giornali a denunciare la violenza dei soliti facinorosi". 

"Che sia un primo maggio aperto e democratico, dove si può dissentire senza che questo metta in discussione il proprio posto di lavoro, come invece non è stato permesso a un tecnico universitario No Tav, licenziato ingiustamente dall'Ateneo di Torino".

"Sindaca, Presidente di Regione, partiti e sindacati devono poter scendere in piazza per la festa dei lavoratori quanto rider, precari o disoccupati", ha concluso.

Redazione

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