Reddito di maternità. Il programma elettorale del Popolo della Famiglia si fonda essenzialmente su un caposaldo, il sussidio da elargire alle mamme piemontesi per incentivarle ad avere figli e ad occuparsi di loro.
Un provvedimento che si distingue senza dubbio da quelli avanzati dagli altri candidati e per questo motivo viene spiegato dallo stesso candidato presidente del Popolo della Famiglia, Valter Boero: “Il Reddito di maternità significa attenzione speciale per le donne”. Ma come funzionerebbe? Da quali regole sarebbe regolato? “Se dovessi essere eletto presidente della Regione con il Popolo della Famiglia - spiega Boero - la Regione stanzierebbe alle mamme 1000 euro al mese per 8 anni in caso di un figlio”.
Per il secondo e terzo figlio, il contatore degli otto anni si azzererebbe, ma è nel caso di quarto figlio che “il reddito di maternità diventerebbe un vitalizio vero e proprio, come quello dei parlamentari”. Insomma, 1000 euro al mese, per sempre. L’obiettivo, ovviamente, è quello di incentivare la crescita demografica attualmente ferma. A fronte di 55.000 decessi l’anno in Piemonte, le nascite si aggirano intorno a 30.000. Poche, rispetto alle morti, e tali da generare un deficit demografico importante.
“Tantissime donne sono entusiaste della nostra proposta - argomenta Boero - e sono dispiaciute di non poterlo avere già adesso”. Una delle critiche principali che vengono mosse contro il reddito di maternità è però la copertura finanziaria di tale operazione. Boero difende il punto numero uno del programma della sua lista e rilancia: “Il costo è risibile, meno del 2% del bilancio regionale. Sarà il primo provvedimento che prenderemo una volta entrati in consiglio regionale”.
Famiglia come punto di partenza per tanti altri aspetti, come lavoro, sanità e assistenzialismo agli anziani.