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Attualità | 31 maggio 2019, 13:08

Il basket a Torino riparte dalla A2 grazie al titolo sportivo di Cagliari, obiettivo promozione in tre anni [VIDEO]

Il patron Stefano Sardara scherza: "È tornato il regno sardo-piemontese". Reale Mutua sarà lo sponsor, la squadra giocherà al PalaRuffini (si spera con capitan Poeta)

Il basket a Torino riparte dalla A2 grazie al titolo sportivo di Cagliari, obiettivo promozione in tre anni [VIDEO]

Dopo aver rischiato di morire, con la vecchia società che ha appena presentato istanza di fallimento, travolta dai guai e dai debiti, la Torino del basket si regala un futuro.

Si riparte dalla serie A2, con il titolo sportivo della Dinamo Academy Cagliari, grazie all'impegno garantito dal patron Stefano Sardara. Lui, agente di Reale Mutua, ha convinto la compagnia di assicurazione torinese, a sponsorizzare il progetto, avendo trovato sponda nella sindaca Chiara Appendino e nel presidente della Federazione Gianni Petrucci, che hanno benedetto l'operazione. "Rinasce il regno sardo-piemontese", ha detto scherzando, iniziando il suo intervento.

"Noi portiamo le nostre conoscenze e il percorso fatto in questi anni con Sassari. Vogliamo costruire una casa con le basi in calcestruzzo, pazienza se questo vorrà dire fare una stagione in più a metà classifica". L'obiettivo è il ritorno in A1 con un programma triennale, anche se la speranza è di farcela in due. La squadra tornerà a giocare al PalaRuffini e la speranza dei dirigenti, confermata dal direttore generale Renato Nicolai (che dopo una sola stagione torna a Torino) è di convincere a restare, in un progetto basato sui giovani, lo storico capitano Peppe Poeta.

Ancora da definire la questione dello staff tecnico, in questa fase è prioritario sistemare gli aspetti organizzativi e completare la compagine societaria. Federico Pasquini sarà il GM, l'uomo mercato, mentre Paolo Terzolo e Fabrizio Cellino, del progetto 'Una mole di basket' metteranno le strutture del settore giovanile di Campus, andando alla ricerca di nuovi soci.

Sì, perché Sardara farà da traghettatore, oppure da "safety car", per usare le sue parole. Quando Torino sarà pronta per il salto di qualità, dovrà camminare con le sue gambe e una sua compagine societaria. "Non faremo il passo più lungo della gamba, anzi più lungo di un dito". Sembra banale, ma non è poco per i tifosi torinesi, reduci dalle disavventure della gestione Forni.

"Sarebbe stato un peccato mortale far morire il basket a Torino", ha detto Petrucci. Da oggi inizia una nuova storia, prossimamente si capirà se ancora sotto il marchio Auxilium, che si proverà a recuperare. Ma almeno si è evitata la cancellazione, è questa la prima vittoria. In attesa che arrivino quelle sul campo.

Massimo De Marzi


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