“Noi siamo una realtà a servizio della città, del territorio, ma soprattutto dei bambini, che nessuno sembra considerare in questa vicenda”. Non riesce a nascondere l’amarezza Giuseppina Guarise, Presidente della cooperativa che da 25 anni gestisce la scuola primaria e infantile Principe Vittorio Emanuele, destinata in un futuro non troppo lontano a scomparire.
Per ragioni di bilancio nelle scorse settimane la giunta Appendino ha infatti approvato la vendita dell’istituto di corso Unione Sovietica 170, garantendo la prosecuzione dell’attività scolastica all’interno dell’edificio fino allo scadere della concessione, prevista tra sei anni.
Se è vero che l’ultima parola sull’ok all’alienazione spetta al Consiglio Comunale, il primo passo verso quella direzione è stato però già fatto. Con preoccupazione della Guarise, dello staff e dei genitori che frequentano il Principe Vittorio Emanuele.
Attualmente i cicli della scuola materna e primaria sono completi - con rispettivamente tre e cinque classi piene- e i lavoratori impiegati sono una ventina, tra insegnanti, personale tecnico e amministrativo. “Un patrimonio umano”, come lo definisce la Presidente, che spiega anche i numerosi interventi di manutenzione dell’immobile di corso Unione 170 fatti in questi anni.
“Abbiamo bonificato -spiega Guarise -il tetto dall’amianto, realizzato la cucina e il laboratorio informatico, rifatto i bagni e gli accessi per i disabili”. Quantificare esattamente l’ammontare dei lavori è difficile, ma si parla di una cifra attorno ai 400 mila euro.
Un grosso impegno economico che si somma a quello umano, che rischia di scomparire. Un destino che ovviamente la cooperativa Principe Vittorio vuole scongiurare. “Abbiamo scritto una lettera alla sindaca Appendino per invitarla a visitare la struttura, conoscere gli insegnanti e i bambini: speriamo venga” conclude Guarise.