Il futuro dell'ex centro di smistamento pacchi di Poste Italiane in via Monteverdi continua a essere definito: abbandono e degrado, per quello che tanti anni fa era uno snodo cruciale della corrispondenza nel Nord Italia e oggi è invece un luogo dimenticato da tutti, anche dai ladri.
Oggi infatti, l'edificio è casa di qualche senza tetto e tossicodipendente. I ladri hanno smesso di fare incursioni, perché si sono già portati via tutto. Da qui la richiesta di Raffaele Petrarulo, capogruppo, esasperato per l'assenza di progettualità non solo sulla struttura, ma su tutta l'area diventata ormai una discarica a cielo aperto: "Il palazzo è in cattive condizioni da anni, ormai c'è solo più lo scheletro e cumuli di rifiuti intorno, qualcuno deve mettere in sicurezza quel luogo o si proceda con l'abbattimento se non si hanno idee su cosa farne".
La risposta dell'assessore all'Urbanistica Antonino Iaria però fa capire come la Città difficilmente si adopererà per la riqualificazione: "L'immobile non è di proprietà del Comune, ma di Poste Italiane. Non abbiamo però notizie di imminenti abbattimenti".
Ecco perché, nel futuro prossimo non vi sono possibilità di riqualificazione. L'ultima speranza, come noto, è che l'arrivo della seconda linea della metropolitana possa dare una spinta a una riqualificazione globale di Torino Nord, compreso l'ex centro di smistamento pacchi di Poste Italiane in via Monteverdi.