"Attendevamo l'approvazione di questa legge sulle cooperative di comunità da tempo", commenta Daniele Valle, Consigliere Regionale PD e primo promotore della Legge Regionale sulle Cooperative di Comunità.
"Le cooperative di comunità sono uno strumento che può cambiare la vita dei piccoli borghi, delle aree interne e dei quartieri più lontani dal centro: come? Si tratta di cooperative i cui soci sono cittadini che abitano nello stesso territorio e si mettono insieme per condividere la gestione di servizi essenziali che separatamente sarebbero economicamente insostenibili. Pensiamo ai piccoli bar di quartiere o di paese, ai servizi di piccolo trasporto come scuolabus o trasporto anziani, pensiamo alla ristorazione che può diventare anche occasione di aggregazione sociale e di risalto turistico, pensiamo ai servizi di noleggio bici o ai percorsi turistici organizzati direttamente da cittadini del posto che sono anche i migliori conoscitori del territorio. Questo e molto altro possono fare le cooperative di comunità che forniscono uno strumento alle comunità locali per la gestione snella, condivisa e partecipativa di tanti servizi essenziali per la vita di tutti i giorni", spiega il Consigliere Valle.
"Anche la nostra Regione ha finalmente deciso di unirsi al gruppo, sempre più numeroso in Italia, di Regioni che hanno normato e sostengono attivamente questa tipologia di cooperative, come Campania, Umbria, Toscana, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Lombardia, Emilia Romagna e Puglia" prosegue il Consigliere “In Piemonte ci sono moltissimi territori che potranno beneficiarne, dalle nostre valli alpine soggette a spopolamento fino ai piccoli borghi delle aree interne. Abbiamo visto degli esempi straordinari sull'Appennino Tosco Emiliano che hanno fatto la differenza. Da oggi sarà possibile anche qui da noi e speriamo che possa essere un’occasione di rinascita per tante preziose comunità locali", conclude Valle.
“Un atto certamente nelle corde della mia storia amministrativa di sindaco di un piccolo comune alpino – ha invece ricordato il presidente della Lega Piemonte, Alberto Preioni – che negli anni ha sì sofferto uno spopolamento, ma che ha anche messo in campo le contromisure necessarie perché si potesse continuare a vivere sulle nostre montagne. Penso alle case a un euro o all’istituzione di un’unica associazione fondiaria per riunire tutti i piccoli appezzamenti e darli in gestione agli agricoltori, sono per fare due esempi. In questo senso, le cooperative di comunità nascono proprio per trattenere i giovani sui nostri territori e aiutare economie deboli che altrimenti non ce la farebbero. Il modello è quello del comune di Succiso, sull’Appenino tosco-emiliano, dove è stato introdotto un approccio multifunzionale dove tutti i componenti della comunità fanno la propria parte, gestendo un albergo diffuso e fornendo servizi turistici per la stagione invernale e per quella estiva. Sono certo che questa proposta di legge vada in questa direzione, perché l’unico antidoto allo spopolamento dei nostri territori marginali è appunto quello di creare occasioni di lavoro e di ricchezza rivolgendosi a un turismo sempre più slow, attento all’enogastronomia, alla cultura e alle tradizioni. Oggi andiamo a creare un contenitore normativo che possa aiutare e finanziare queste realtà, anche seguendo l’esempio di quanto già avviene in Svizzera, in Tirolo o in Valle d’Aosta. E vogliamo che i benefici delle cooperative di comunità ricadano in primis sulle famiglie residenti che decidono di vivere la montagna e gli altri territori fragili, così come richiesto negli emendamenti che abbiamo presentato perché i nostri borghi possano tornare a fiorire”.