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Sanità | 19 ottobre 2021, 15:18

"Nebbia cognitiva" da Covid, l'ospedale Mauriziano apre uno sportello per i propri dipendenti

I sintomi? Affaticamento, stanchezza fisica e mentale, mancanza di energia, debolezza muscolare, rallentamento, sonnolenza, difficoltà di concentrazione

"Nebbia cognitiva" da Covid, l'ospedale Mauriziano apre uno sportello per i propri dipendenti

Si definisce “nebbia cognitiva” e colpisce più del 30% delle persone che hanno contratto il Covid. Ora il Servizio di Psicologia dell'ospedale Mauriziano apre uno sportello per i propri dipendenti affetti presumibilmente da “nebbia cognitiva” da Covid.

Affaticamento, stanchezza fisica e mentale, mancanza di energia, debolezza muscolare, rallentamento, sonnolenza, difficoltà di concentrazione: questi sono alcuni degli effetti che i pazienti che hanno contratto il COVID-19 possono sperimentare unitamente a depressione, ansia e labilità emotiva.

Tale quadro clinico, che colpisce più del 30% delle persone che hanno contratto il Covid, è stato definito dalla letteratura specialistica "nebbia cognitiva". Tale sintomatologia sembra persistere per molti mesi dopo la malattia ed avere un impatto negativo sulla vita relazionale, sociale e lavorativa.

Per gli operatori sanitari tali effetti si sommano ad elevati livelli di stress ed ansia collegati all’attività lavorativa in tempo di pandemia, al carico non solo fisico ma anche emotivo dell’essersi presi cura dei pazienti isolati, spaventati dalla impossibilità dei caregivers di accompagnare il proprio caro nella fase terminale della vita.

Per questi motivi il Servizio di Psicologia dell’ospedale Mauriziano di Torino offre la possibilità di una valutazione e, eventualmente, un trattamento di potenziamento cognitivo, ai dipendenti che hanno contratto il virus e che percepiscono ancora oggi tali difficoltà, ovviamente non collegabili a pregresse cause neurologiche .

E’ ancora attivo l’intervento psicologico per i dipendenti che riconoscono difficoltà emotive collegate all’infezione Covid: vissuti di isolamento, incertezza, timore nel riprendere le normali attività possono essere collegate ad esiti post-traumatici che richiedono di essere riconosciuti e trattati.

 

comunicato stampa

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