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Politica | 12 luglio 2022, 13:02

Sarno (Pd): "Rimozione delle barriere architettoniche nelle stazioni, chiediamo alla Giunta informativa costante"

"Le segnalazioni degli utenti non accennano a diminuire e le situazioni critiche sono ancora molte"

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Sarno: "Rimozione delle barriere architettoniche nelle stazioni, chiediamo alla Giunta informativa costante"

“Ho chiesto alla Giunta regionale di aggiornare il Consiglio in merito all’esistenza di un piano-lavoro per l’adeguamento delle stazioni ferroviarie attraverso la rimozione delle barriere architettoniche, sui tempi previsti per il suo avvio e sul cronoprogramma della sua attuazione. La rete ferroviaria piemontese dispone, infatti, di 280 stazioni delle quali soltanto 30 prevedono il servizio di assistenza per passeggeri disabili e a mobilità ridotta e a questa disponibilità, purtroppo, non corrisponde un’effettiva possibilità per tutti i passeggeri di usufruirne, come si evince dalle numerose segnalazioni” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

“L’11 gennaio scorso – prosegue Sarno – l’Assessore Gabusi, in risposta a un’interrogazione del Partito Democratico, aveva dichiarato che entro il mese di giugno 2022 le problematiche relative alle barriere architettoniche sarebbero state risolte. Tuttavia, le segnalazioni degli utenti non accennano a diminuire e le situazioni critiche sono ancora molte. Basti pensare che Moncalieri, quinta città del Piemonte, è tuttora priva della possibilità di richiedere assistenza per i passeggeri”.

“Ancora il 25 maggio scorso – aggiunge il Consigliere regionale Pd - il Presidente della Commissione Trasporti del Consiglio regionale, dopo avere audito Miriam Abate, coordinatrice dell’Associazione Luca Coscioni di Torino, ha ribadito la necessità di avviare un monitoraggio della situazione relativa alle barriere architettoniche nei singoli Comuni, confermando l’impegno di garantire a tutti l’accesso ai mezzi di trasporto”.

“La risposta dell’Assessore ai Trasporti mi ha suscitato parecchie perplessità. Se è vero infatti che la Regione non ha competenza diretta sulle stazioni ferroviarie, che è in capo a RFI, tuttavia può e deve intervenire per ottenere impegni e tempi certi. Bene che il Piano integrato preveda finalmente l’adeguamento di stazioni medio grandi alle esigenze delle persone con limitata mobilità. Peccato che il 2026 sia una data lontana nel tempo e che questi passeggeri continuino, quotidianamente, a dover affrontare grandi difficoltà per spostarsi. Un risultato importante è l’inserimento nell’Accordo Quadro tra Regione e RFI dell’allegato “G” che introduce tra le condizioni minime dei servizi erogati da RFI quelle dell’accessibilità in autonomia, e che a ottobre ci sarà una scelta riguardo alle sanzioni da applicare in caso non vengano rispettate. Tuttavia, sarebbe stato preferibile che il Consiglio venisse informato, passo dopo passo, di queste decisioni. Ma il dialogo con la Giunta è mancato spesso durante questa legislatura” commenta Sarno.

“Infine – conclude l’esponente dem – chiederò che l’Assessore tenga aggiornato il Consiglio regionale anche sulla Mappatura richiesta alle Associazioni delle persone con disabilità che dovrebbe arrivare entro luglio e che ci darà un primo quadro di criticità e priorità. Sul tema delle barriere architettoniche nelle stazioni, a settembre richiederemo una informativa completa in commissione e nei prossimi anni non faremo sconti a nessuno”.

L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi ha spiegato che: “La Regione non ha competenza diretta sulle stazioni ferroviarie, in capo a Rfi, tuttavia l’ente regionale si è preso l’impegno di monitorare la situazione”. L’assessore ha evidenziato come il Piano integrato preveda finalmente l’adeguamento di 60 stazioni medio/grandi alle esigenze delle persone con limitata mobilità entro il 2026.

Questione importante è l’inserimento nell’accordo quadro stipulato a marzo di quest’anno tra Regione e Rfi, che introduce tra le condizioni minime dei servizi erogati quelle dell’accessibilità in autonomia e che, in autunno, ci sarà una scelta riguardo le sanzioni da applicare in caso non vengano rispettate”.

 

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