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Economia e lavoro | 23 settembre 2022, 18:00

Badante fissa giorno e notte

Le caratteristiche del badante convivente.

Badante fissa giorno e notte

Quando una persona, ad un certo punto della sua vita, perde completamente le facoltà di autonomia non può certo vivere da sola all’interno della propria casa. Avrei bisogno di una badante fissa giorno e notte, nonostante i suoi parenti abbiano potuto provvedere a agevolarla dal punto di vista della struttura, magari facendo delle opere di ristrutturazione, togliendo le barriere architettoniche, facilitandola in tutto e per tutto nella sua abitabilità all’interno del suo domicilio.

Una persona che magari è afflitta da qualche patologia come potrebbe essere, ad esempio, una patologia neurodegenerativa, potrebbe aver dei problemi per quanto riguarda anche facoltà basilari come nutrirsi o lavarsi. Si tratta di movimenti che sembrano molto semplici, ma bisogna mettersi nei panni di una persona che ha perso la facoltà di riuscire a compierli per capire come muoversi e questa abilità è sicuramente nelle corde di un badante che ha avuto una formazione in merito. Di solito in famiglia è possibile che sono molto preoccupati di lasciare una persona così fragile nelle mani di qualcuno per cui badante deve avere una grande capacità di mostrare la sua affidabilità e dimostrarla. Può lavorare e collaborare con la famiglia solamente una parte del giorno oppure rimanere accanto all’assistito ventiquattr’ore su 24, per un contratto di convivenza.

A tal proposito l’assistito deve avere una casa dove è possibile ospitare un’altra persona perché il badante deve avere uno spazio tutto per sé, dunque una camera da letto per riuscire ad ambientarsi correttamente e a vivere appunto una vita accanto all’assistito senza trascurare la propria.

Le caratteristiche del badante convivente

C’è una differenza tra badante convivente e badante part-time, ovvero che magari si occupa solo in orario diurno o per qualche ora al giorno del suo assistito e adesso, in questa seconda parte dell’articolo, vedremo quale è. Innanzitutto è importante dire che anche il badante convivente lavora al massimo otto ore al giorno, perché non bisogna pensare che la convivenza implichi lavorare 24 ore su 24 senza avere una vita privata o senza riposare, perché non sarebbe possibile. Quindi le mansioni che devono svolgere i badanti vengono svolte durante l’orario di lavoro che per il badante convivente si tratta di quelle otto ore, mentre per il badante che lavora solo per una parte della giornata si tratta delle ore di lavoro.

Per tutto il resto del tempo, ovvero per le 16 ore rimanenti, il badante convivente comunque sarà presente all’interno del domicilio, in modo da poter accorrere in caso l’assistito si dovesse sentire male.

A volte l’assistito non è in grado di alzarsi dal letto da solo per andare in bagno, ad esempio e dunque il badante convivente potrà fare questo tipo di operazione, se invece non può muoversi potrà cambiarlo e provvedere alla sua igiene personale. Per il resto il badante convivente ha diritto ad un giorno più altre 12 ore di libertà settimanali, che devono essere garantite proprio perché necessita di riposo dato che il suo lavoro è incredibilmente impegnativo e pieno di responsabilità.

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