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Economia e lavoro | 08 novembre 2024, 17:07

Microchip, il Piemonte guida l'alleanza europea per competere con Cina e gli Usa di Trump: "Costruiamo un'alternativa all'automotive"

Passaggio di testimone con la Sassonia. Tronzano: "Facciamo massa critica per coinvolgere i decisori europei: obiettivo semplificazione"

Microchip, il Piemonte vuole competere contro Cina e gli Usa di Trump

Microchip, il Piemonte vuole competere contro Cina e gli Usa di Trump

Passaggio di testimone tra Sassonia e Piemonte, alla guida della ESRA, alleanza delle regioni europee per i semiconduttori. Una settore dal potenziale enorme e sul quale proprio la nostra regione sta puntando con decisione.

Negli spazi dell'Ilo, a un anno dall'avvio delle attività, è stato possibile fare un primo bilancio della collaborazione e ora l'obiettivo è arrivare a raggiungere obiettivi strategici proprio durante la presidenza piemontese. 

Tra Sassonia e Catalogna

"Ringraziamo la Sassonia per il grande lavoro fatto fin qui, mentre la Catalogna sarà vicepresidente in attesa di prendere la guida dopo di noi, nel 2026", ha detto Andrea Tronzano, assessore regionale alle attività produttive. Ma la rete di alleanze va anche oltre i tre territori interessati. "C'è grande collaborazione tra Piemonte e Lombardia - ha sottolineato Tronzano - A inizio gennaio riuniremo imprese e università delle nostre due regioni per raccogliere idee e suggerimenti in vista del vertice a livello europeo".


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Andrea Tronzano con Guido Guidesi]

"In Sassonia questo settore dà lavoro a 100mila persone. Una ricaduta di questo genere, insieme all'aerospazio, può cominciare a creare un'alternativa al dopo automotive".

Unire la voce di 35 regioni

Ma sono già chiari alcuni dei territori in cui bisognerà operare. "È fondamentale conoscere le rispettive catene di valore, trovare collaborazioni e portare istanze all'Unione Europea che rappresentino 35 regioni - ha detto ancora Tronzano - Una massa critica che rappresenta una potenza e che può, dal basso, spingere ad agire sul Chip act. Bisogna iniziare ad agire per essere più concreti e innovativi nel prossimo settennato".

Passare dal 10 al 20% del mercato

"Bisogna essere rapidi anche nel valorizzare nuovi talenti e creare nuove professionalità. I nostri competitor sono esterni al nostro continente e non interni. E sono leggermente più avanti di noi, come Usa e Corea. Vogliamo passare dal 10 al 20% del mercato, un obiettivo sfidante, ma possibile", ha concluso. 

E l'assessore lombardo allo sviluppo economico Guido Guidesi ha sottolineato: "La partita sulla competitività non possiamo giocarla da sola perché la sconfitta sarebbe segnata. Ecco perché bisogna creare una forza e un valore aggiunto comune".

"Arrivare ai decisori europei con un coordinamento e una concordia dei territori che poi operano concretamente non potrà che dare buoni frutti: se funzionerà il l'avrò tra di noi, riusciremo a influenzare anche il lavoro della Commissione".

Effetto Usa come stimolo

"Negli Usa non possiamo che vedere un competitor che ci farà migliorare, non vedo connotazione negativa - ha commentato Tronzano - Siamo in vantaggio sulla Cina sull'intelligenza artificiale e vogliamo mantenere questa supremazia sul colosso orientale. L'Europa si deve posizionare in maniera concreta e contando sugli Usa come alleato strategico".

"Sulla competizione l'Europa deve giocare la sua parte e non può farlo con una iper regolamentazione. Su questo dobbiamo cambiare e speriamo di essere di stimolo verso questo cambiamento", ha aggiunto Guidesi. E Tronzano ha concluso: "La semplificazione deve essere senza dubbio una delle nostre missioni e delle nostre priorità, come Esra".

Massimiliano Sciullo

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