“Dio, patria e famiglia? No: diritti, giovani, ambiente e sociale”. E’ questa la visione che il M5s intende contrapporre al “Modello Meloni”. L’annuncio arriva nel day after delle elezioni politiche che hanno decretato la vittoria del centrodestra, ma non solo: in Parlamento, oltre all’ex sindaca Chiara Appendino, entrano anche Antonino Iaria ed Elisa Pirro, già assessori in Città Metropolitana.
Il M5s in Parlamento: obiettivi e strategie dei neo parlamentari torinesi
A fare il punto, tra obiettivi e risultati conseguiti, è l’ex prima cittadina: “Quello è il paese che vogliamo costruire, su questo ci batteremo. Io per il mio territorio sarò sempre in prima linea, pronta a collaborare con il Governo e con il sindaco perché ci siano le risorse per ripartire”.
“Penso che Torino abbia bisogno di infrastrutture: abbiamo avviato la metro 2, ma Torino Sud ha bisogno di un investimento per andare oltre al Politecnico. Poi c’è il tema economico e sociale, la fascia media sarà in grandissima difficoltà, avrà bisogno di strumenti fiscali simili a quelli usati al Sud. La crisi enorme sta arrivando” è il commento dell’ex prima cittadina, che si è comunque detta pronta a fare squadra con Stefano Lo Russo per il bene della città.
Appendino loda i risultati del M5s
Appendino ha lodato il lavoro svolto dal M5s, capace di risultare il terzo partito più votato in Italia: “Ci davano per morti, abbiamo fatto un ottimo risultato: siamo il terzo partito in Italia, primi al Sud, doppia cifra al Nord. Significa che faremo opposizione intransigente, ponendo i nostri temi e battaglie. Avremo una grande responsabilità nel ricucire una faglia tra Nord e Sud. I prossimi mesi saranno molto difficili per il caro bollette, dobbiamo rinforzare il welfare”.
L’ex sindaca preoccupata per passi indietro sui diritti
A preoccupare il M5s, un passo indietro sui diritti: “Dovemmo fare passi avanti, non mantenere quello che c’è: penso al tema dell’aborto, Meloni fa confusione sulla 194 e confonde la prevenzione con i centri pro vita, penso al riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali. Sono temi che mi preoccupano, sarò in prima linea. Il Paese deve fare passi avanti, rischiamo passi indietro”.
Porte chiuse in faccia a Calenda
In vista di possibili accordi post elettorali, magari per coordinare un’opposizione più corale, porte chiuse a Calenda e al Terzo Polo: “Aprirgli il portone non funziona, se il Pd apre a lui non guarda a noi. Siamo incompatibili con Calenda sui diritti, sul nucleare. Se guardano a lui, grazie e arrivederci”.
Appendino e il rapporto con il M5s e Di Maio
Appendino ha poi fatto alcune considerazioni, sia sul suo legame con il M5s che nel rapporto con Luigi Di Maio: “Non ho mai avuto dubbi sulla mia appartenenza al M5S, il momento più difficile è stato quello della scissione: persone a cui ero molto legata personalmente hanno deciso di lasciare la nostra comunità. Credo che il M5s abbia una funzione sociale forte, sono orgogliosa di farne parte”.
“Di Maio? Non rinnego il percorso fatto insieme, è una persona che ha dato molto al movimento e a Torino. Ha fatto una scelta politica sbagliata, non si riavvicinerà più. Il nostro rapporto non è ricucibile, politicamente”, ha concluso Appendino.