Il caro-bollette e le difficoltà finanziarie post pandemia hanno obbligato moltissimi torinesi a chiedere un aiuto al Comune per pagare l'affitto del loro alloggio.
Se infatti nel 2021 le domande alla Città per accedere al contributo del fondo nazionale sostegno locazione erano state 11.042, nel 2022 sono state 17.109, oltre seimila in più. Palazzo Civico nel 2021 ha erogato mediamente a nucleo familiare 1.682 euro, a fronte di uno stanziamento per il capoluogo piemontese arrivato da Roma di oltre undici milioni e mezzo di euro. Una cifra che l'anno scorso è salita a 12 milioni e 600 mila euro.
"Il Governo non ha rifinanziato il fondo sociale e affitti"
Soldi dati a coppie, anziani e singoli che faticano ad arrivare a fine mese: per accedervi il reddito complessivo annuale non deve superare i 13mila euro e l'affitto deve pesare su questa cifra per una parte consistente. Ma se fino al 2021 molti riuscivano a pagare il canone di locazione della propria casa privata in autonomia, con l'aumento della luce e riscaldamento molte più persone si sono rivolte al Comune per chiedere l'aiuto.
Il problema, come ha spiegato l'assessore ai Servizi Sociali Jacopo Rosatelli lanciando un allarme, è che il "Governo non ha ancora rifinanziato il fondo nazionale sostegno locazione, così come il Fondo sociale: siamo molto preoccupati".
Atc non mette a disposizione gli alloggi
Nel 2022 le domande per l'emergenza abitativa, cioè di persone a cui è stato dato lo sfratto e si sono rivolte al Comune per una sistemazione, sono state 849. Un numero in linea con i livelli pre pandemici: nel 2021, con il blocco degli sfratti a causa del Covid, le richieste erano state appena 513. E a fronte del crescere di richieste di case popolari, Atc ha messo a disposizione nel 2023 solo pochi alloggi.
"Un problema", come ha chiarito Rosatelli. Andando a guardare i dati a gennaio e febbraio di quest'anno l'Agenzia ha reso disponibile rispettivamente 13 e 14 appartamenti. Nello stesso periodo del 2022 erano stati 35 e 33.