Simon Clarke e Alessandro De Marchi sono IL ciclismo. In fuga per 160 km, 58 in duo, loro che sono specialisti del viaggio solitario, della speranza di fare l'impresa della carriera.
E ce l'hanno anche fatta in passato portandosi a casa il primo due tappe alla Vuelta (una proprio battendo De Marchi) e la classifica scalatori, una eroica al Tour attraversando la foresta di Arenberg teatro della Parigi-Roubaix e indossando anche la maglia rosa. Come "il rosso di Buja", esperienza da vendere, tre tappe alla Vuelta, il premio combattività al Tour e due giorni in Rosa, un sogno.
Sempre in fuga. Entrambi. Una sfida sempre da soli con la propria testa o al massimo con uno o due avversari. Ieri a Napoli erano rimasti solo loro due in un territorio nel quale la parola "da solo" non esiste soprattutto dopo i festeggiamenti dello scudetto vinto dagli azzurri di Spalletti.
Dietro il gruppo spinge, ma hanno pensato lo stesso di potercela fare. Hanno iniziato però a guardarsi dietro a parlarsi tra di loro. Le forze hanno iniziato a mancare e a meno di 350 metri sul traguardo li hanno raggiunti. Mads Pedersen (una vittoria in ogni grande giro) si aggiudica la tappa partenopea davanti a Milan e Ackermann.
Le lacrime di Clarke. "Ad essere ripreso a così poco dall'arrivo ti si spezza il cuore, facciamo tantissimi sacrifici per questo lavoro. Ho sognato questo momento da tanto tempo, e quando manca così poco è devastante". Ha dichiarato a caldo il corridore australiano, consolato dall'italiano che però ha dichiarato di non aver dato neanche un cambio, per la prima volta nella sua carriera vistp che si aspettava un Clarke prorompente nello sprint finale. Ma non ci sono screzi anzi, tanto rispetto.
Perchè entrambi a quasi 37 anni cercavano la gioia di fine carriera. E ci riproveranno, questo è certo.
Si vola a Campo Imperatore. Fateci divertire uomini di classifica.
IL COMMENTO TECNICO di Marco Rebagliati
Tappa 7, la Capua - Gran Sasso d'Italia (Campo Imperatore) di 218 km e 3900 metri di dislivello. Oggi si inizia a fare sul serio e gli uomini di classifica non si possono più nascondere.
Tappa lunga e molto lunga è la salita finale che porta ai 2130mt di Campo Imperatore. Una salita non durissima ma la sua lunghezza logora e sarà importante continuare ad alimentarsi per non finire le energie prima dell'arrivo.
Questa sera avremo una nuova classifica generale e avremo un quadro più preciso di chi continuerà a lottare per la maglia rosa.
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