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Economia e lavoro | 05 dicembre 2023, 10:40

Alla Maison de Chef Rinoò, gli storici gestori vanno in pensione, ma la cucina resta in famiglia

Il ristorante di via San Francesco da Paola non chiude ma continua la sua attività con i due nipoti Ari e Aldo: “Ci siamo chiesti perché non continuare? I piatti e i sapori saranno sempre gli stessi”

Persone insieme in un locale

Lo staff del ristorante di via San Francesco da Paola

Brunilde e Rinoò del ristorante Maison de Chef Rinoò hanno fatto l’ultimo servizio per godersi la meritata pensione. Il ristorante di via San Francesco da Paola però non smetterà di servire i suoi clienti. 

I nipoti, Aldo Marku e Ari Tsouni, hanno infatti raccolto il testimone degli zii e hanno già iniziato a portare avanti la tradizione di famiglia.  

“Ci eravamo trasferiti in Inghilterra per un breve periodo, per lavoro e per imparare tanti nuovi piatti - raccontano i due titolari -. Dieci mesi fa siamo tornati a Torino per rivedere i nostri famigliari e i nostri cari, stavamo passeggiando per le strade del centro dato che ci mancavano così tanto. Eravamo quasi arrivati in piazza Carlina, non abbiamo potuto cambiare direzione. C’era un odore irresistibile in via Francesco da Paola e quando abbiamo alzato gli occhi, ci siamo accorti di essere davanti alla trattoria dei nostri zii, chef Rinoò e la magnifica Bruna. Abbiamo aiutato la nostra famiglia lavorando qualche giorno e ci hanno detto perché non tornate a casa? Perché non continuate a portare la nostra tradizione avanti?”. 

I due giovani non hanno avuto dubbi. 

“Non siamo più tornati indietro. Abbiamo iniziato a lavorare, a imparare e cucinare con loro tutti i giorni. Il mitico e favoloso carattere di zia Bruna è inimitabile, ma i piatti, i sapori saranno sempre gli stessi non cambieranno mai”. 

Gli affezionati e nuovi clienti quindi possono stare tranquilli, quello di domenica non sarà l’ultimo servizio. “Bruna e Rinoò ci saranno sempre, verrano solo di meno”. 

Intanto, i nipoti andranno avanti. 

“A motivarci sono stati i tanti anni di duro lavoro, l’amore per il proprio lavoro e la tanta passione quindi perché rovinare la tradizione di una famiglia e chiudere un gran capitolo? Bisogna sempre portare avanti le nostre tradizioni, il nostro amore per il prossimo e i nostri clienti”. 

 

Chiara Gallo

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