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Economia e lavoro | 07 novembre 2024, 12:03

L'aerospazio torinese prende quota grazie alle start up: realtà virtuale, sensori e propulsori innovativi sono il futuro

Negli scorsi tre anni il progetto Takeoff Accelerator ha supportato la crescita di 27 aziende in fasce con un investimento totale di oltre 6,2 milioni di euro

premiazione alle Ogr

Concluso il nuovo anno di accelerazione per le start up di TakeOff

Dai propulsori innovativi alle soluzioni per il collegamento di sensori, dagli algoritmi legati a Internet ai simulatori in realtà virtuale, fino ai sistemi per la creazione di digital twin. Il futuro dell'aerospazio (torinese, ma non solo) è passato dalle Ogr, dove ieri si è concluso il percorso annuale di Takeoff Accelerator, il programma di accelerazione della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital per startup dell’aerospazio e dell’advanced hardware gestito da Plug and Play. Negli scorsi tre anni, il progetto ha supportato la crescita di 27 startup con un investimento totale di oltre 6,2 milioni di euro.

Alpha Impulsion, Capsule Corporation, Delta Space Leonis, Meta Futura Aerospace, Spaider, SpaceVerse-AI, Space 11, P2M sono le 8 startup che hanno concluso il programma di accelerazione della durata di 5 mesi e che ieri si sono raccontate davanti a investitori, partner e membri dell’ecosistema locale e internazionale, confermando la lunga tradizione e la solida reputazione che l’Italia vanta nel settore aerospazio. Ma che proprio a Torino - dove presto sorgerà la Cittadella dello Spazio - trova terreno fertile. 
Solo in Italia si contano quasi 200 imprese - per un totale di 49.000 persone impiegate - che operano in vari aspetti di questo settore, tra cui progettazione, produzione di sistemi aerospaziali, manutenzione e servizi di supporto.

Stefano Serra, presidente di Takeoff Accelerator, ha sottolineato il ruolo cruciale dell’acceleratore nel rafforzare la catena di valore delle imprese aerospaziali, rendendole più competitive nel panorama globale grazie a un’offerta innovativa. "Torino mantiene una posizione di rilievo nel settore, grazie a un sistema di strumenti finanziari e supporto scientifico all'avanguardia che favoriscono uno sviluppo tecnologico efficiente attraverso pratiche d’innovazione condivise".

Le startup accelerate nel corso di quest’anno hanno sviluppato progetti come una simulazione aerospaziale in realtà virtuale e un innovativo sistema di controllo dell'assetto e dell'orbita a 2 propulsori. Le migliori startup potranno accedere ad un secondo investimento (dopo il primo del valore fino a 150.000 mila euro) fino a 800.000 euro per scalare il proprio modello di business. "Siamo orgogliosi di aver accelerato ad oggi 27 startup, tra le più promettenti nel settore aerospazio. Durante questi tre anni abbiamo assistito a una crescita incredibile, a livello tecnologico ma anche a livello imprenditoriale. Le startup hanno beneficiato delle competenze e dell’esperienza dei nostri partner Leonardo, Avio e Unione Industriali Torino, leader indiscussi nel loro settore in Italia. Questo programma ha già prodotto risultati concreti, con un importante incremento di investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. Siamo entusiasti di continuare a supportare le startup nel loro brillante percorso di crescita imprenditoriale insieme a CDP Venture Capital e agli altri i co-investitori”, afferma Eugenia Forte, director di Takeoff Accelerator e Plug and Play Tech Center.

E tra le 8 realtà accelerate nel corso del 2024 c'è molto di sabaudo: si tratta infatti di Alpha Impulsion, startup basata a Tolosa e a Torino e specializzata in tecnologie di propulsione spaziale autofagica ibrida; la milanese Capsule Corporation, attiva nell’ambito dei sistemi di propulsione ad acqua per satelliti; la romana Delta Space Leonis, che collega i sensori IoT di tutto il mondo utilizzando satelliti innovativi; da Southampton, con base anche a Torino, Meta Futura Aerospace, che ha ideato un sistema di controllo dell'assetto e dell'orbita a 2 propulsori che sostituisce i meccanismi a 8 propulsori; la padovana Spaider, che sviluppa algoritmi di intelligenza artificiale per processi di progettazione e simulazione ingegneristica; basata a Torino, SpaceVerse-AI, che ha creato un simulatore aerospaziale basato su LLM e su tecnologia di realtà virtuale; la capitolina Space 11, piattaforma che fonde tecnologie spaziali, droni e robot per creare Digital Twin per le città intelligenti e l'industria 4.0; e infine la forlivese P2M, che crea hardware e software dedicati alla gestione, archiviazione e tracciamento delle informazioni tecniche.

Tra chi supporta TakeOff c'è anche Leonardo, che proprio a Torino (e anche alle Ogr) vanta presenze importanti. "Il programma Take Off si conferma il contesto nel quale la visione strategica della grande azienda ed il dinamismo delle start up possono creare quella simbiosi industriale e tecnologica per sviluppare l’innovazione di frontiera in un settore caratterizzato da fattori di ampia complessità", dice Salvatore Grimaldi, VP Innovation & Technology della Divisione Velivoli di Leonardo. "Il grande player, infatti, ha il ruolo di guida per le start up in un settore caratterizzato da grandi investimenti, lungo time to market, complessità del prodotto e dei programmi di sviluppo, alto rischio tecnologico, in cui le startup rischiano di essere lillipuziani in un mondo di giganti. Ma le stesse grandi aziende rischiano di rimanere ancorate alla loro storia tecnologica in un mondo che corre veloce. Per questo è indispensabile creare una simbiosi tra la visione “disruptive” e la passione delle startup e la conoscenza e la visione strategica del mercato e del prodotto della grande azienda, l’unica a disporre del know-how e degli asset di sviluppo per guidare l’idea nel divenire un’innovazione di successo".

 

Massimiliano Sciullo

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