La sua mozione ha spaccato il Consiglio comunale, portando Pinerolo alla ribalta nazionale perché la maggioranza non ha accettato la sua proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Quello andato in scena giovedì sera nell’aula al primo piano del municipio è stato l’ennesimo scontro politico tra Dario Mongiello (Pinerolo Trasparente) e la coalizione del sindaco Luca Salvai, che spesso travalica i confini della città e si sposta su questioni internazionali, come la guerra di Gaza.
‘Piazza Pinerolese’ ha intervistato il consigliere, dopo lo scalpore che la vicenda ha suscitato.
Il Consiglio è stato sospeso e i capigruppo si sono incontrati per trovare una soluzione condivisa, come mai lei non ha partecipato al tentativo di trovare un’intesa?
Già nel 2022 avevo sollecitato la maggioranza a conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Siccome non è stato fatto nulla da nessuna forza politica, ho avanzato io la proposta. Non ho partecipato alla riunione perché la mia mozione era quella, coerente e lineare. Dovevano decidere loro cosa volevano fare.
I capigruppo, però, le hanno chiesto di ritirarla per presentare una mozione condivisa in un prossimo Consiglio. Come mai si è rifiutato e l’ha messa lo stesso ai voti?
Da tempo ho sollevato la questione e mi sono reso disponibile ad accogliere l’emendamento, che cancellava tutti i richiami ai fatti storici più recenti. L’emendamento è stato approvato all’unanimità. Quindi non sono io che dovevo ritirare la proposta. È la maggioranza che doveva votarla. Questo problema lo hanno creato loro. Io è da due anni che parlo con fatti e documenti. Ora loro cercano di recuperare l’irrecuperabile, ma fanno solo parole.
Perché per mostrare la vicinanza al popolo israeliano ha pensato alla cittadinanza onoraria alla Segre e non a un atto diretto di solidarietà nei confronti del popolo stesso o del Governo che lo guida in questa fase storica?
Nella mia mozione ho indicato fatti che portano alla luce la crescita dell’antisemitismo ai danni della senatrice Liliana Segre, come lo sfregio del murales di Milano, che la ritrae.
Dopo il voto dell’altra sera, lei pensa che i componenti della maggioranza, che hanno votato contro, siano antisemiti?
Non sono io a doverlo dire. La risposta a questa domanda sta nel voto.