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Sanità | 12 giugno 2025, 11:49

Nuovo piano socio sanitario. Il Nursind fa il punto dopo l'incontro con la Regione

Il segretario piemontese Francesco Coppolella: "Apprezzato apertura alla nostra proposta sula carenza di infermieri"

Nuovo piano socio sanitario. Il Nursind fa il punto dopo l'incontro con la Regione


NurSind Piemonte fa il punto dopo aver partecipato al primo tavolo promosso dall’assessorato alla sanità sulla stesura del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale, con la lettura del documento propedeutico.

"L’analisi dei bisogni e delle criticità contenute nel documento - sostiene il segretario regionale Francesco Coppolella - sono condivisibili come anche alcune delle azioni e volontà indicate, resta la complessità e la difficoltà di come realizzarle in termini organizzativi gestionali come anche resta da definire l’utilizzo delle risorse e delle competenze da mettere in campo."

“L’impegno nostro - prosegue la nota sindacale -  è presentare proposte su alcuni temi fondamentali che riguardano alcune delle criticità rappresentate dai nuovi e crescenti bisogni di salute a cui è necessario dare risposte appropriate. Parliamo degli anziani, delle cronicità e delle fragilità che sono diventati la priorità e che necessitano di nuovi modelli organizzativi oltre che di uno sviluppo delle competenze gestionali e professionali come quella della professione infermieristica." 

“L’accesso al sistema sanitario regionale - scrive Nursind - è infatti il primo e fondamentale elemento per la determinazione della presa in carico e del reclutamento precoce dei pazienti nei servizi di prossimità. Abbiamo raccolto positivamente la proposta del documento propedeutico di valorizzare e potenziare il PUA , punto unico di accesso, sottolineando però come sia fondamentale e necessario la declinazione e le indicazioni dei percorsi da parte di tutte le aziende senza i quali il servizio diventerebbe inefficace. Come anche devono giocare un ruolo fondamentale le cot e le case di comunità per la presa in carico dei paziente e la capacità di garantire la continuità assistenziale, la prima come ruolo di coordinamento tra i servizi e i professionisti, la seconda come erogazione di prestazioni e monitoraggio. Abbiamo evidenziato come sia necessario determinare e specificare nel piano, il ruolo, le funzioni e i percorsi di questi servizi, oltre ad indicare le professionalità e le competenze gestionali organizzative.

"Per quanto riguarda Il sistema dell'emergenza urgenza - continua Coppolella -  il documento propone di potenziare il triage da remoto attraverso la valorizzazione del numero 116 117 per indirizzare i pazienti a percorsi appropriati differenziandoli dalle vere urgenze. Anche in questo, è necessario determinare in che modo, con qualiprofessionalità e con quale organizzazione, oltre al fatto che le aziende siano preventivamente in grado di declinare percorsi differenziati all interno delle strutture ospedaliere e nei servizi territoriali.Relativamente al tema delle fragilità abbiamo voluto sottolineare come sia importante rivedere anche il modello organizzativo della salute mentale tenuto anche conto del notevole cambiamento della domandadeterminato da un forte e crescente disagio sociale."

"Abbiamo apprezzato - prosegue la nota del Nursind - un punto dedicato alla questione infermieristica che raccoglie la nostra proposta dove si prevede purtroppo un significativo incremento della carenza. Da tempo chiediamo che si adottino strategie e politiche strutturali per render attrattiva la professione, valorizzarne le competenze , lavorare su modelli organizzativi differenti e sottrarre gli stessi da troppi compiti impropri che possono essere svolte da altre figure, attraverso un focus specifico in grado di generare proposte e renderle esigibili nelle aziende."

 "Vanno cercate e potenziate - conclude Coppolella - le capacità dei professionisti sanitari del comparto sanità che rappresentano il 60 % di tutto il personale, anche per definire percorsi di crescita che non solo rendano più attrattive alcuneprofessionalità ma che sono utili all’intero sistema. Infine, abbiamo fatto presente come sia indispensabile potenziare la struttura dell’assessorato alla sanità poiché ci son evidenti difficoltà nel calare nelle realtà aziendali decisioni, direttive, azioni, accordi di carattere regionale. Anche in merito all’incontro avuto in mattinata dello stesso giorno sulle liste di attesa ma che possono rappresentare un modello da utukizzare nel pssr, abbiamo proposto la determinazione di reti di wound care, accessi vascolari e stomie, con l’obbiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza a questi pazienti, valorizzando le competenze infermieristiche specialistiche e garantire la continuità assistenziale ospedale territorio atti a ridurre i tempi di guarigione e delle complicanze, ottimizzare l’utilizzo delle risorse e ridurre i costi."

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