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Attualità | 17 settembre 2025, 14:12

Cantiere abbandonato a Pozzo Strada, dopo 13 anni partono finalmente le bonifiche

A giugno l’episodio legato all'ultimo incendio. La 3: “Ci siamo rivalsi sulla proprietà”

L'area che sarà oggetto di bonifica

L'area che sarà oggetto di bonifica

Arriva un primo (ma significativo) passo avanti nella storia dell’eterno cantiere di via Col di Lana, a Pozzo Strada.  Una svolta attesa da anni: nelle scorse ore, infatti, è terminata la bonifica dell’area di cantiere abbandonata dal 2012 e che nelle scorse settimane aveva visto svilupparsi al suo interno anche un maxi incendio.

Quante lamentele 

Il terreno in questione, di proprietà privata, era diventato oggetto di lamentele crescenti: abbandono di rifiuti, erba alta, proliferazione di insetti e rischio sanitario, oltre a una condizione di degrado che impediva un uso decoroso o utile dello spazio. Nonostante ripetute richieste da parte della Circoscrizione 3, i proprietari non avevano mai effettuato la manutenzione necessaria.

L’intervento dell’amministrazione

La situazione era diventata intollerabile per la cittadinanza” ha dichiarato Francesca Troise, presidente della Circoscrizione 3. “Per questo, insieme alla Città, si è deciso di utilizzare norme regolamentari che consentissero all’ente locale di intervenire direttamente sull’area, con la possibilità di rivalersi successivamente sulla proprietà”. A seguito di questa sollecitazione, la proprietà ha finalmente provveduto a portare avanti la manutenzione. Per Troise “è un risultato importante non solo per chi abita la zona, ma perché permette di garantire che quel problema non si ripresenti. Era un impegno che ci eravamo presi con le persone che abitano in quella zona, che ringrazio per la fiducia e la pazienza,  l'abbiamo mantenuto".

Le interpellanze 

Sull’argomento, alla 3, si è battuto per anni il consigliere di FdI Stefano Bolognesi. Autore di un numero infinito di interpellanze. “È un passo nella giusta direzione - dichiara Bolognesi -. È fondamentale non solo intervenire ma anche assicurarsi che le aree private siano responsabilizzate. Ora bisogna prevedere meccanismi di sanzione certi per chi non mantiene i propri terreni, affinché non si ripetano situazioni come quella di Via Col di Lana. Noi, comunque sia, continueremo a vigilare”.

Philippe Versienti

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