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Attualità | 30 ottobre 2025, 14:07

Uno sport che fa viaggiare e appassionare: quattro storie di hockey made in Torino

Con Cus Hockey e Hcu Rassemblement sono oltre 250 i tesserati in città. Tante le eccellenze cresciute all’ombra della Mole. Al via la stagione 2025-2026

quattro storie di hockey made in Torino

quattro storie di hockey made in Torino

Non è tra gli sport più noti, ma chi ci si avvicina spesso se ne innamora. Si gioca in 11, su un campo grande all’incirca come quello di calcio. È l’hockey su prato, praticato in città sotto le insegne del Cus Torino e dell’Hcu Rassemblement: una disciplina dinamica, tecnica e completa. Uno sport caratterizzato dal fair play e che ti permette di viaggiare, creare legami e amicizie.  A raccontarlo sono quattro giovani che, tra impegni scolastici e allenamenti, hanno già vissuto esperienze internazionali importanti.

Giulia, tra Ingegneria e sport ad alti livelli

Come Giulia Bosco, 20 anni, centrocampista del Cus Torino. Ha iniziato a giocare da piccolissima, quando ancora faceva le elementari. Dapprima allenandosi con i maschi di pari età per poi approdare al femminile. Ha già vestito la maglia della nazionale under 18 partecipando agli Europei Pool B dove l’Italia si è a qualificata per la Pool A, dove militano le squadre di prima fascia come Olanda e Belgio.   Studentessa di Ingegneria Ambientale al Politecnico di Torino, per lei l’hockey è uno sport veloce, divertente da vedere e molto tecnico, con schemi da conoscere e attrezzatura da padroneggiare.

Agostino, da Torino alle Filippine

Agostino Alfieri, 27 anni, è stato capitano dell’Hcu Rassemblement. Ha iniziato alle scuole medie. Nel 2019 ha giocato con la Nazionale delle Filippine, grazie alla sua doppia cittadinanza. Quest’anno parteciperà ai SEA Games in Thailandia, una sorta di “Olimpiade del Sud Est Asiatico”. Lavora in Leonardo nel settore aerospaziale e definisce l’hockey “uno sport completo, che ti fa correre tanto, ti insegna tattica e, soprattutto, ti fa viaggiare”.

Silvia, portiere che disputerà i pre-mondiali

Silvia Omegna, 19 anni, è portiere. Ha iniziato alle medie, è titolare in prima squadra da due anni e ha già vinto l’Europeo under 18, qualificandosi per la pool A nel 2023. Nel 2024 è entrata nella nazionale senior, dove ha partecipato alle competizioni europee in Polonia e in Repubblica Ceca. In entrambi l’Italia si è piazzata sul terzo gradino del podio. Ha giocato anche la Nations Cup e ora disputerà i pre-mondiali, per poter accedere al torneo con le squadre più forti del mondo. “In porta serve un po' di follia oltre a tanto senso di responsabilità”, spiega Silvia, che studia Scienze Motorie in Unito e da quando è bambina ha imparato a conciliare studio e sport ad alto livello. 

Alessandro e l'esordio in nazionale

Alessandro Quaglia-Faccio, 19 anni, è portiere anche lui. Ha iniziato grazie a una scuola estiva e da lì è nata la passione. Studia design al liceo artistico Cottini e ricorda con entusiasmo la sua prima trasferta in Sicilia. Quest’inverno ha esordito in Nazionale under 21, in un torneo in Svizzera dove con la squadra ha centrato un buon terzo posto. “Giocare con la mazza e correre è complicato”, racconta, “serve allenamento e dedizione”.

Quattro storie diverse, unite da una passione comune e da un impegno che va oltre il campo.

Oltre 250 tesserati 

Una passione che prosegue anche quest’anno con l’avvio della stagione 2025-2026 presentata in via Lugaro al The Heat Garden di Iren, la multiutility che anche quest’anno sosterrà la realtà sportiva dell'hockey a Torino. Il tutto possibile grazie alle due realtà sportive cittadine che contano oltre 250 tesserati e una rete in continua espansione grazie all’apertura di nuove scuole hockey nei quartieri di Torino e nella prima cintura. Il club vanta una filiera giovanile completa, sia maschile che femminile, che parte dall’under 8 fino ad arrivare alle prime squadre. 

Nel settore femminile spiccano 9 titoli italiani giovanili, a cui si aggiungono numerose finali nazionali conquistate in entrambe le categorie. La squadra femminile milita stabilmente nella massima serie ed è reduce da due secondi posti consecutivi, su prato e indoor. La formazione maschile, attualmente in Serie A2, punta alla promozione contando su un gruppo solido di giovani talenti cresciuti nel vivaio.

Per il secondo anno di fila, il Rassemblement ha rilanciato a Torino il Torneo delle Regioni under 18, manifestazione da tempo abbandonata dalla federazione, con l’obiettivo di farne un punto di forza per lo sviluppo futuro dell’hockey su prato.

L'hockey nelle scuole

Il CUS Torino, invece, si conferma come la realtà più attiva in Italia sul fronte scolastico: nella scorsa stagione ha portato l’hockey in 162 plessi tra scuole primarie e secondarie di Torino, provincia e aree limitrofe come il Vercellese e il Biellese, coinvolgendo circa 30.000 studenti in attività didattiche.

E quest’anno grazie al progetto Agon del CUS Torino, che sostiene con borse di studio gli studenti-atleti di alto livello, è arrivata dal Ferrini Cagliari la centrocampista classe 2002 Beatrice Palmas, ex nazionale italiana Under 19.

Daniele Caponnetto

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