L’assenza di Dusan Vlahovic, fermato da un affaticamento muscolare, costringe Luciano Spalletti a riconsiderare la struttura offensiva della Juventus. Il tutto in vista delle prossime gare del calendario, già decisive, che includono alcuni impegni di livello contro Fiorentina e Bodo tra campionato e Champions League. La necessità di trovare una soluzione immediata porta l’allenatore a concentrare l’attenzione su Kenan Yildiz, individuato come il giocatore più adatto a sostenere il peso tecnico e creativo della squadra in questa fase. La decisione nasce dal momento positivo del turco, dalla sua condizione e dalla sua capacità di adattamento.
Yildiz falso nueve? Spalletti ci pensa
Spalletti sta valutando di impiegare Yildiz come falso nueve: un’idea già messa in pratica in occasione del match contro lo Sporting, dove il giovane ha mostrato un’intesa interessante con i compagni e una predisposizione naturale nel muoversi tra le linee. Il commissario tecnico della Turchia ha inoltre scelto di farlo riposare nella sfida con la Spagna, così da preservarlo per il rientro a Torino. Questo consente a Yildiz di presentarsi alle prossime partite in piena forma e pronto per tornare a fare la differenza.
Sì, perché se da un lato si parla tanto delle carenze delle prime punte bianconere, dall'altro spesso è stato sottovalutato il peso tattico e tecnico del nazionale turco. Yildiz, nonostante la giovane età, ad oggi è con tutta probabilità l'unico giocatore che fa realmente la differenza alla Juve. Non a caso, risulta determinante anche in chiave corsa allo scudetto, sebbene le quote sul campionato di Serie A considerino la Juve un gradino sotto Inter e Napoli. Il suo ritorno ai massimi livelli, dunque, può valere una stagione.
Spalletti sta pensando ad un ruolo simile a quello interpretato anni fa da Francesco Totti: un attaccante tecnico capace di partecipare alla costruzione, abbassarsi per dare superiorità numerica e favorire gli inserimenti dei compagni. La Juventus si prepara per un periodo intenso, con tante partite ravvicinate che richiedono un’alternanza quasi scientifica di energie e di soluzioni. La presenza di un calciatore come Yildiz, capace di svariare e di cambiare l’inerzia della manovra, diventa quindi centrale per gli obiettivi bianconeri.
L'importanza tecnica e tattica di Yildiz
Yildiz ha segnato 3 reti stagionali con la maglia bianconera: un dato che Spalletti osserva non tanto per i numeri in sé, quanto per il modo in cui il ragazzo è riuscito a incidere sulle partite. La sua rapidità mentale gli permette di leggere i movimenti dei compagni, e al tempo stesso il giocatore si dimostra capace di prendersi la squadra sulle spalle e trascinarla. L’allenatore punta a valorizzare ancor di più la sua versatilità, elemento che offre diverse opzioni tattiche e che consente alla Juve di adattarsi a più scenari nel corso della gara.
Per questo motivo Spalletti riflette sull’adozione di due sistemi: 3-5-2 o 4-3-3. Il primo garantisce una maggiore copertura centrale, e permette a Yildiz di muoversi come riferimento offensivo non fisso. Nel mentre, le due mezzali sono pronte a sfruttare gli spazi creati dai suoi movimenti. Il secondo, invece, lo colloca al centro di un tridente in cui potrebbe agire da raccordo tra centrocampo e attacco.














