Il pubblico della 43^ edizione del Torino Film Festival è molto vario. Si passa dagli affezionati che hanno comprato l’abbonamento (modalità che torna da quest’anno) a chi è la prima volta che viene e cerca di acquistare al volo gli ultimi biglietti dei film più gettonati.
“Abbiamo cercato di acquistare quello per il film di Spike Lee, ma era tutto pieno, diciamo che non è stato facile trovare i biglietti” racconta Sara, 47 anni, che arriva da Roma ed è in coda per entrare al Romano e vedere il film di Sergio Castellitto “Zorro”. “Staremo qui fino a dicembre, quindi speriamo di vedere ancor qualche film del TFF. Ne avevamo sentito tanto parlare ed eravamo curiosi”.
Tanti sold out
In effetti se si guarda il programma, diverse proiezioni sono già sold out online, dalla retrospettiva di Paul Newman fino al film di chiusura di sabato prossimo “Nurenberg”.
Anche Bruna, avvocata di 36 anni, arriva da Roma ed è il primo anno che assiste alle proiezioni del Torino Film Festival: “Non è semplice prendere i biglietti, ma girando tanti festival ormai ci sono abituata. Vedo anche io Castellitto e poi vado alla proiezione del film con Banderas, Dolor y gloria. Mi piace questo TFF perché ci sono davvero tante donne registe”.
C'è chi sceglie il carnet
E poi c’è Sofia, 24 anni, studentessa torinese di cinema d’animazione. “È il primo anno che seguo il TFF, ma è un programma interessante. Per ora sono riuscita a vedere Eternity ma mi sono presa il carnet così da vedere più film”.
Dalla "prima", alla "trentesima"
“L’anno scorso siamo venuti per il primo anno - spiega Maria Laura, 37 anni in stessa davanti al Cinema Massimo per assistere all’arrivo di Antonio Banderas -. Abbiamo visto il red carpet al Teatro Regio ma per ora non abbiamo ancora deciso che film vedere. Tra i registi e gli attori che ci piacciono Sergio Castellitto, i suoi film sempre interessantie poi Daniel Brühl”.
“È 30 anni che vengo - racconta Claudio torinese di 56 anni in fila per Dolor Y Gloria -. Il primo che ricordo è l’11esimo. Per ora ho visto Spike Lee, Eternity e Ailleurs la nuit. Adesso è un po’ più patinato rispetto alle origini".
“C’erano tante più possibilità in più - aggiunge la torinese Rosanna, 63 anni, -. Una volta c’erano tante sezioni e c’erano più repliche. Prendevo addirittura ferie quando lavoravo. C’erano tante rassegne particolari, con proiezioni mattutine, ora ridotte all'osso. Ricordo che si potevano vedere film anche a mezzanotte, ora è un’altra cosa. Adesso cercano più visibilità, prima si cercavano più emergenti”.

















