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Economia e lavoro | 25 novembre 2025, 12:07

Mirafiori, inizia l’era 500 ibrida. Elkann: “Noi pronti all’elettrico, il mercato no. Torino resta centrale” [FOTO]

Il ministro Urso: “Auto che è simbolo di libertà”

Mirafiori, inizia l’era 500 ibrida. Elkann: “Noi pronti all’elettrico, il mercato no. Torino resta centrale” [FOTO]

Scocche, lavorazioni, interni, assemblaggi. Operai che si muovono tra un modello e l’altro, avvitano, controllano, montano e verificano. Le catene di montaggio di Mirafiori alzano il volume. E lo fanno con la (tanto attesa) 500 ibrida, presentata ufficialmente oggi alla presenza del ministro Adolfo Urso. Con lui, il sindaco Stefano Lo Russo, il governatore Alberto Cirio e - a fare gli onori di casa - l’ad Antonio Filosa e il presidente di Stellantis, John Elkann.

Torino centrale per Stellantis

Oggi è una giornata importante - dice Elkann - di fronte a un Palazzo che si rinnova a 86 anni dalla sua fondazione e che ancora testimonia la passione per l’automobile. Ospiterà migliaia di colleghi per ribadire la centralità di Torino per Stellantis. Crediamo nelle persone, nelle loro competenze e nella loro creatività”. “A Torino batte il cuore della Fiat, un’avventura nata 126 anni fa e che da qui si è diffusa nel mondo. Vantiamo risultati record ed è il marchio che vende di più tra quelli Stellantis. Questo ha rafforzato l’Italia, Torino e Mirafiori”. E parlando ancora della storica Palazzina, “Pochi sanno che è stata costruita per mantenere un legame con Torino: la nuova palazzina sarà uno spazio aperto, dove il senso di appartenenza troverà nuove forme. Il marchio Fiat sarà il filo conduttore per ricordare chi siamo e la nostra eccellenza”.

Elkann: “Pronti all’elettricità, il mercato no”

La 500 è un’auto molto amata dai nostri clienti. Tutti la vogliono, ma non tutti la vogliono elettrica. La nostra fiducia nell’elettrico resta immutata e abbiamo risposto alla chiamata delle emissioni zero: la 500bev ne è la dimostrazione e abbiamo investito moltissimo per portare competenze e innovazione, a cominciare dal battery technology center”. “Noi siamo pronti - prosegue -, ma il mercato ancora non lo è. A cominciare dai clienti: non sono disposti a farsi dire che auto acquistare e vogliono scegliere la più conveniente. Oggi diamo loro una risposta, ampliando la gamma con la 500 versione ibrida”.

Europa come produttore, non mercato per altri 

Vogliamo operare come sempre nel modo migliore, rispettando le regole. Regole che non facciamo noi, ma che la realtà sta dimostrando essere sbagliate - aggiunge Elkann -. Per questo abbiamo insistito perché le regole fossero modificate rapidamente. Non per fermare l’elettrificazione, ma per rafforzare l’Europa come Produttore, senza ridurla a mercato per altri”.

Esiste un altro modo per ridurre le emissioni nel nostro continente in maniera consensuale: la 500 ibrida è la prova concreta del nostro impegno nei confronti dell’Europa che vuole produrre. Siamo ancora fiduciosi che la Commissione Ue possa condividere il nostro punto di vista e ringraziamo il Governo per il lavoro costruttivo svolto insieme”.

Urso: “500 ibrida simbolo di libertà”

Il ministro definisce la 500 ibrida “un simbolo di libertà, ma anche di crescita, icona di un’Italia che non si arrende. Non è solo un nuovo modello, ma una tappa storica per un sito come Mirafiori. Qui è nata con la Topolino l’auto popolare, simbolo del boom economico. Una tappa cruciale nel percorso avviato per primi con il Piano Italia, per rimanere centrali nei piani di Stellantis. Mentre in Europa, all’inizio da soli, abbiamo fatto una battaglia sul principio della libertà contro ideologie e dirigismo. Sono state rimosse le super multe, che già avrebbero colpito pesantemente le aziende automobilistiche. E hanno anticipato di quasi due anni la revisione del regolamento sulla CO2. Non servono palliativi, ma riforme radicali. E mentre in Germania si annunciano chiusure e licenziamenti, ringrazio Stellantis per mantenere i suoi presidi sul territorio. Attendiamo la data decisiva del 10 dicembre: perseverare sarebbe diabolico, se l’Europa fa la sua parte, l’Italia è pronta a fare la sua. Intanto a Torino si torna a investire e a produrre: una grande inversione di tendenza”.

Lo Russo: “Città cresciuta intorno alla Fiat”

Ottimista il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: “Parlare di casa, storia e futuro è importante, con Stellantis. Oggi è una buona giornata, come sempre accade quando un’azienda investe. Il futuro dell’industria dell’auto si gioca solo se siamo tutti capaci di credere nella nostra Europa e se ci comportiamo da area geografica omogenea. Dobbiamo smettere di essere localistici: certe questioni non si possono risolvere a livello nazionale, ma si deve affrontarle come Europa. La nostra città è cresciuta intorno a questa azienda e lo fa perché ha saputo credere in cose che abbiamo solo noi: la capacità di creare, innanzitutto. Ecco perché è importante mantenere qui il polo dell’ingegneria, anche in un’ottica di formazione dei giovani”.

Questa è un’area enorme: bisogna usare risorse europei a fondo perduto per reindustrializzare. Non solo qui a Mirafiori”, conclude Lo Russo rivolgendosi al ministro Urso.

Cirio: “Risultato dell’accordo tra azienda ed enti locali”

Il governatore Cirio aggiunge: “Siamo emozionati e soddisfatti: si avvia un passaggio importante per Torino e il Piemonte. Il risultato di un metodo di lavoro che ha visto Regione e Comune scrivere un percorso con Stellantis. Non era scontato. Lo abbiamo fatto senza atteggiamento lamentoso: il cuore non basta per gestire un’azienda, serve il cervello che gestisca i passaggi. L’azienda viene prima dei lavoratori e anche dei proprietari: abbiamo cercato di dimostrare che rimanere qui era conveniente, così come fidarsi delle istituzioni. Lo abbiamo rispettato nonostante Covid, guerra e crisi energetica. Da oggi si ricominciano a fare anche le macchine e questo si è fatto grazie al contributo di tutti”.

Massimiliano Sciullo

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