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Economia e lavoro | 01 dicembre 2025, 18:00

Bioeconomia settore chiave per l’Ue: la Commissione presenta la nuova strategia. In vetrina le eccellenze italiane

L’obiettivo è promuovere crescita verde, competitività e resilienza in tutta Europa. La presentazione del nuovo quadro strategico si è tenuta a Bruxelles in una “casa bioeconomica” arredata con i prodotti di cinque aziende italiane leader nel settore, selezionate dalla Rappresentanza della Commissione europea a Milano

Una nuova strategia per la bioeconomia. Obiettivo: promuovere crescita verde, competitività e resilienza in tutta Europa.

La Commissione ha presentato il nuovo quadro strategico per una bioeconomia dell’Unione europea competitiva e sostenibile. L’UE andrà a supportare le attività che forniscono soluzioni pratiche sostenibili utilizzando le risorse biologiche in diversi settori: tra questi, agricoltura, silvicoltura, pesca, acquacoltura, trasformazione della biomassa, biofabbricazione, biotecnologie.

Per la Commissione, il potenziale in questo ambito è ancora molto ampio, ma vi sono già delle eccellenze che operano nel settore, anche nel nostro Paese. Lo dimostra la ricerca effettuata dalla Rappresentanza della Commissione europea a Milano, che ha individuato alcune aziende italiane leader in questo ambito, che hanno inviato i propri prodotti per arredare l’allestimento a Bruxelles in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. Il progetto è stato infatti illustrato all’interno di una vera e propria “casa bioeconomica”.

La nuova strategia 

La nuova Strategia dell’UE per la Bioeconomia è stata presentata in una conferenza stampa guidata dalla Commissaria Jessika Roswall che si è svolta a Bruxelles giovedì 27 novembre.

Le attività che utilizzano risorse biologiche per creare valore aggiunto costituiscono già una realtà centrale dell’economia europea, con un valore stimato fino a 2.700 miliardi di euro nel 2023 e 17,1 milioni di occupati, pari all’8 per cento dei posti di lavoro dell’UE.

La strategia mira a sfruttare ulteriormente l’ampio potenziale delle risorse biologiche terrestri e marine, trasformandolo in un motore di crescita verde, competitività industriale e resilienza europea. E, al contempo, riducendo la dipendenza da materie prime fossili e importazioni

Per riuscirci, la Commissione si impegnerà a creare un quadro normativo coerente e semplificato che premi i modelli imprenditoriali circolari e sostenibili, salvaguardando le norme di sicurezza dell'UE. Approvazioni più rapide, chiare e semplici per soluzioni innovative aiuteranno le imprese a svilupparsi e crescere in Europa, in particolare le Pmi.

La Commissione garantirà inoltre che i finanziamenti attuali e futuri dell'UE siano destinati alle biotecnologie. E per stimolare gli investimenti privati, la proposta è quella di convocare un gruppo per la diffusione degli investimenti in bioeconomia al fine di creare una riserva di progetti finanziabili, condividere il rischio in modo più efficace e attirare capitali privati.

Le aziende italiane al lancio della strategia


Anche l’Italia - con l’intervento della Rappresentanza della Commissione europea a Milano - ha dato il proprio contributo nell’avvicinare il grande pubblico al settore.

Come anticipato, la sala-conferenze a Bruxelles è stata arredata con prodotti bio-based di uso quotidiano. Dal salotto alla cucina, fino al bagno, giornalisti e ospiti hanno potuto toccare con mano capi d’abbigliamento, articoli per la cura personale, prodotti per la casa e accessori realizzati con materiali sostenibili. E molti di questi erano realizzati in Italia.

Alla “chiamata" della Rappresentanza della Commissione europea a Milano hanno risposto cinque imprese, che hanno aderito all’iniziativa inviando i propri prodotti: Si tratta della torinese Ecopack, della Davines di Parma, Essent’ial (Carpi), Favini Crush Paper (Rossano Veneto) e Officina Naturae (Rimini).

Una vetrina prestigiosa per queste imprese, che hanno avuto modo di essere valorizzate in un contesto europeo e di entrare in contatto diretto con la Commissione, contribuendo a mostrare a tutti i presenti come la bioeconomia sia già realtà nelle nostre case e nei nostri territori.

redazione

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