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Politica | 30 aprile 2019, 18:51

"None è piena di ‘esperti’, ma non si candidano in Comune"

Il sindaco uscente Enzo Garrone si sfoga contro i “leoni da tastiera”: "Una volta li trovavi al bar o in piazza..."

"None è piena di ‘esperti’, ma non si candidano in Comune"

“In questi 5 anni da sindaco ho scoperto tramite i “leoni da tastiera” di Facebook molta gente di None competente, conoscitrice del nostro paese” è l’inizio del post ironico che il primo cittadino nonese Enzo Garrone ha dedicato ai “leoni da tastiera” del suo paese. Nel gergo di Internet si tratta di persone che scrivono in modo aggressivo, screditando o criticando qualcuno con toni esagerati.

Garrone elenca “esperti” di ogni tipo di settore: “Di buche e asfaltature, del taglio erba e delle potature, di geologia e idrogeologia, dei corsi dei fiumi e delle bealere, delle telecamere e dei rifiuti – scrive –, organizzatori di feste e manifestazioni, progettisti di parchi giochi, di piste ciclabili, di viabilità, di ripristino del guado, di cacche dei cani e di processionarie, statisti del Chisola”. E si rammarica ironicamente: “Sinceramente ero soddisfatto, perché nei prossimi anni None avrebbe avuto Amministratori capaci e preparati. Ero convinto che vi mettevate in gioco, ‘profetizzando’ per i prossimi 5 anni in Consiglio Comunale e non sui social, però ora scorro i nominativi dei candidati presenti nelle 3 liste elettorali e non trovo nessuno di questi ‘esperti’ e sinceramente ci sono rimasto male, perché penso che si sia persa un’occasione per far crescere None”

Garrone dopo 5 anni intensi da sindaco ha deciso di lasciare l’Amministrazione e di non ricandidarsi nemmeno come consigliere: “Quando hai ricoperto questa carica, è difficile fare il consigliere o l’assessore, perché sei solo d’intralcio e rischi un conflitto con il nuovo sindaco, visto che eri abituato a decidere tu”.

Non sono pesate queste critiche a pioggia, che si sono rincorse e amplificate sui social? “No, semplicemente ho svolto il mio ruolo 24 ore su 24 365 giorni l’anno ed ero stanco. Come avevo detto, quando mi ero dimesso, non voglio trascinarmi e trascinare None per altri 5 anni”.

Garrone infatti aveva annunciato le sue dimissioni nel Consiglio comunale del 27 febbraio 2017, salvo poi ripensarci 9 giorni dopo e portare così a termine il mandato che scadrà il 26 maggio.

Umanamente, però, i “leoni da tastiera” gli hanno sempre dato fastidio: “C’era gente pronta a spiegarti come tagliare l’erba o fare un certo lavoro, senza conoscere il funzionamento della macchina comunale – si sfoga –. Ho sempre comunicato sui social quello che facevamo e mi sono trattenuto dal rispondere, ma volevo proprio vedere se qualcuno di questi si candidava e nessuno l’ha fatto”. E conclude: “So che i ‘leoni da tastiera’ ci sono in tutti i Comuni, ma mi infastidivano proprio frasi come ‘io pago le tasse’ o ‘aspettiamo che scappi il morto’, senza conoscere le cose dal di dentro. Se postavano la foto di un tombino o di un lavoro da fare, lo prendevo come uno stimolo a fare meglio, ma quello che non riuscivo a tollerare è l’arroganza con cui certi si esprimevano e ti spiegavano come fare”.

Marco Bertello

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