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Sanità | 16 gennaio 2020, 15:18

All'infermiere Giuseppe Marmo il premio "Mani che pensano"

Istituito dalla Consulta Giovani dell’Opi Torino in collaborazione con il Consiglio direttivo dell’Ordine delle professioni infermieristiche

All'infermiere Giuseppe Marmo il premio "Mani che pensano"

È andato a Giuseppe Marmo, 66 anni, infermiere e docente, il premio istituito dalla Consulta Giovani dell’Opi Torino “Mani che pensano”: è lui il vincitore del concorso ideato dall’Ordine delle professioni infermieristiche come riconoscimento alle personalità del mondo sanitario che si sono contraddistinte per il loro impegno, iniziativa e competenza conferendo prestigio sociale alla professione infermieristica. Già responsabile della gestione del personale infermieristico all’ospedale Mauriziano, Marmo lavoro oggi al presidio sanitario Cottolengo di Torino ed è coordinatore didattico della Laurea magistrale in Scienze infermieristiche.

Nei mesi scorsi è partita proprio da lui l’idea di far decollare a Torino un Master in Infermieristica di Salute mentale e delle dipendenze per formare i professionisti della sanità. "Da sempre promotrice di cultura all’interno della Comunità professionale – si legge nella motivazione a sostegno della sua nomination - Marmo è stato portatore di idee pionieristiche, propulsore di progetti innovativi e grande formatore, capace di scolpire e chiarire nella mente concetti fondamentali per lo sviluppo della professione".

Lo scorso 5 dicembre, venti rappresentanti della Consulta Giovani insieme ad alcuni membri del Consiglio direttivo hanno votato, eleggendo il vincitore tra i candidati che avevano ricevuto almeno una nomination. La “giuria” ha deciso sulla base della carriera, dell’impatto sulla professione, di quello mediatico e sull’innovazione e cambiamento. E ieri pomeriggio, presso la sede dell'Opi di Torino, si è svolta la premiazione con la consegna della targa sulla quale è stata impressa la serigrafia con l’impronta della mano destra del vincitore Marmo. L’altra serigrafia, con il “calco” della mano sinistra, resterà affisso nella sede dell'Opi di Torino dando vita a una sorta di “albo d’oro” per il concorso degli anni successivi. 

comunicato stampa

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