Nulla (o quasi) sembra essere cambiato nel quartiere Campidoglio, nel cuore della Circoscrizione 4. Basta dare un rapido sguardo alle serrande dei negozi aperti e alle tante persone in giro per corso Svizzera, via Medici e le piazza Risorgimento per rendersi conto che il Coronavirus, almeno per il momento, non ha stravolto del tutto le abitudini dei torinesi residenti nel quartiere.
L'invito a stare in casa non è stato recepito da tutti. Anzi. Il via vai è di poco inferiore a un normalissimo giorno lavorativo della settimana. Il mercato di corso Svizzera si presenta piuttosto vivo, sia a livello di banchi presenti che di clienti troppo vicini, intenti a comprare un po' di verdura, di pane o di frutta. Beni necessari e quindi un'uscita consentita. Vale lo stesso per i supermercati della zona: Carrefour, Pam e Crai. Le rispettive direzioni però sono scrupolose nel far rispettare le regole: ingressi limitati per rispettare le distanze, guanti monouso forniti ai clienti e sicurezza a gestire gli ingressi o a dare indicazioni. Tutto si svolge nel pieno rispetto del decreto firmato dal premier Conte.
Eppure, anche gli altri esercizi commerciali sono regolarmente aperti. Le serrande tirate su battono di gran lunga quelle chiuse. Il risultato? Tante persone in giro, non solo per "necessità" probabilmente. Tutti i commercianti però, non solo i supermercati, pur non potendo contare su tanti dipendenti, hanno esposto fuori dal loro negozio direttive precise: ingressi consentiti solo a un numero definito di clienti, nessun affollamento e qualche mascherina. I dispositivi di protezione personale sono molti di più della scorsa settimana, sia per strada che nei negozi. La libreria del quartiere ha limitato gli orari, fornisce i guanti in lattice ai clienti per sfogliare i libri ma non si ferma fino a direttive contrarie, perché anche la cultura ha la sua importanza.
Parlare di una zona spenta e di strade deserte sarebbe quindi esagerato: i residenti del quartiere Campidoglio continuano a uscire quasi regolarmente, pur rispettando poi il più possibile le distanze. Una situazione ben visibile da un dettaglio: le auto parcheggiate in mezzo alla carreggiata in via Medici. Immancabili. Anche al tempo del Coronavirus.