Una stazione che sembra abbandonata, un convoglio insolitamente vuoto e un silenzio spettrale, interrotto dalla voce dell'altoparlante che scandisce il nome delle fermate di un treno su cui non salirà nessuno e, verosimilmente, non scenderà nessuno. Benvenuti sulla Savona-Torino, una tratta ferroviaria deserta ai tempi del Coronavirus.
Il Covid-19 ha fermato tutto. Il Piemonte, la Liguria e l'Italia intera. Quella che generalmente è una delle tratte più battute, molto utilizzata da chi vuole andare al mare e dai tanti lavoratori che si muovono tra le regioni vicine tra loro, in un normalissimo giorno lavorativo è irriconoscibile.
Una situazione motivata dal decreto emanato dal Consiglio dei ministri che limita fortemente gli spostamenti, a meno che non ritenuti strettamente necessari e motivati da esigenze lavorative o di salute. Paradossalmente, pur essendo un'immagine triste è la migliore possibile in questo momento: è infatti dal rispetto delle regole che passa il ritorno alla normalità.
Il vagone del treno con tutti i posti vuoti e disponibili, il silenzio delle stazioni una volta animate da pendolari con la valigia o la 24 ore, turisti e residenti, è lo specchio del difficile momento vissuto da tutto il paese e in particolare da due regioni come la Liguria e il Piemonte in cui non solo i casi di Coronavirus crescono in maniera esponenziale, ma che fanno dell'interscambio di merci e persone un valore aggiunto per la propria economia.
Economia che, una volta rientrata l'emergenza, andrà rivista e ripensata per una ripartenza convincente.