Hanno mandato un video con l'inno nazionale di sottofondo. Ognuno all'interno della propria abitazione, secondo le indicazioni del Governo in queste settimane di "quarantena", ma pure una condizione cui loro erano tristemente abituati da molto più tempo, quando il nemico non si chiamava ancora Coronavirus, ma crisi aziendale.
Sono i lavoratori ex Embraco di Riva di Chieri, che hanno deciso di ricordare la loro condizione (la cassa integrazione in origine doveva scadere nel mese di luglio 2020) facendo un filmato che ora sta girando sui social e sui cellulari delle persone.
Ognuno di loro regge un cartello, in una sequenza che si apre con la scritta "Lavoratori ex Embraco, andrà tutto bene" e le note di Mameli in sottofondo. I messaggi scritti a mano sono vari, ma tutti fanno riferimento a una condizione di difficoltà che si mescola (e moltiplica) quella attuale. "#Iorestoacasa perché mi hanno rubato il lavoro", dice una lavoratrice. "Di Coronavirus si può morire, ma senza lavoro non si vive", aggiunge un suo collega. E ancora "Iostoacasa da più di 2 anni: sono casa-integrato". "Io sto a #cassa. Ma finito tutto vorrei un bel posto dove andare a lavorare".
E il messaggio conclusivo si congeda con "In questo momento il virus è un'emergenza nazionale, ma non può essere un alibi per dimenticarci #curateillavoro".