“Distanti ma uniti” è uno degli slogan, poi diventato hashtag virale sui social network, più gettonati per avvicinare gli italiani in questo momento di grande difficoltà a causa della pandemia di coronavirus.
L'emergenza sanitaria ha curiosamente “avvicinato” anche realtà agli antipodi, e spesso in lotta, tra loro: stiamo parlando di istituzioni e centri sociali. Nel caso torinese, ad andare (almeno per una volta) nella stessa direzione sono Circoscrizione 7, Askatasuna e Spazio Popolare Neruda, d'accordo sulla necessità di riaprire l'ex ospedale Maria Adelaide di Lungo Dora Firenze per fronteggiare le eventuali carenze di posti letto.
La prima, su iniziativa del presidente Luca Deri e di tutta la Giunta, ha infatti promosso una petizione online che, nel giro di pochi giorni, ha ottenuto quasi 9mila firme: “Siamo convinti - aveva dichiarato lo stesso Deri – che la struttura possa essere riaperta in tempi brevi, visto che si presenta ancora in discrete condizioni”.
I secondi hanno invece ribadito il concetto attraverso campagne social: “In momenti come questo - si legge, ad esempio, sulla pagina Facebook di Askatasuna – emergono tutte le contraddizioni delle politiche scellerate di anni di tagli alla sanità pubblica: il Maria Adelaide, insieme ad altri ex-ospedali, avrebbe sicuramente garantito assistenza e servizi in più”.
Nel frattempo, vicino all'ingresso del presidio chiuso è comparso uno striscione, non firmato, con parole molto eloquenti: “Riapriamo l'ospedale contro il Covid-19 #sanitàpubblica”.