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In Breve

| 06 aprile 2020, 11:12

Il grido dei veterinari: “Gli animali domestici non diffondono il coronavirus”

Il Tavolo Animali & Ambiente interpella Enrico Moriconi, medico veterinario e Garante dei Diritti degli animali della Regione Piemonte

Il grido dei veterinari: “Gli animali domestici non diffondono il coronavirus”

Di fronte al diffondersi di notizie concernenti il ruolo degli animali di famiglia nella diffusione del Sars-CoV-2, il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO Natura e SOS Gaia, ha chiesto delucidazioni in merito al Dr. Enrico Moriconi, medico veterinario e Garante dei Diritti degli animali della Regione Piemonte.

Ecco la sua risposta: “Si invitano tutte le persone che hanno accesso alla pubblica informazione a non dare adito ad interpretazioni punitive nei confronti degli animali e a valutare con la dovuta attenzione le affermazioni del Dr. Umberto Agrimi dell’Istituto Superiore della Sanità, la massima autorità nel campo in Italia, che invita alla protezione degli animali di casa sottolineando  che ‘Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di Coronavirus che riconosce, invece, nel contagio tra gli umani la via principale di trasmissione’. Aggiungendo di proteggere i nostri animali, raccomandando di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile la loro esposizione al contagio, evitando, ad esempio, i contatti ravvicinati con il paziente, così come si richiede agli altri membri del nucleo familiare’”.

Il Garante aggiunge inoltre che “gli animali domestici contribuiscono alla nostra gioia e al nostro benessere, soprattutto in periodi di stress come quelli che stiamo vivendo. In assenza di sintomi riferibili a COVID-19 e se non si è in isolamento domiciliare, passare del tempo e accompagnare il proprio cane o il proprio gatto nell'uscita quotidiana (nel rispetto della normativa) contribuisce a mantenere in salute noi stessi e loro”.

Marco Melosi, Presidente dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi), sottolinea invece che: "il continuo dilagare di disinvolti commentari alle notizie, spesso frammentarie, imprecise e non certe, che giungono da centri di ricerca sperimentale, rischiano di essere destabilizzanti per milioni di proprietari di pet. L'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha ribadito che non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di SARS-CoV-2 che riconosce, invece, nel contagio interumano la via principale di trasmissione. Gli stessi laboratori di Harbin (Cina), che stanno osservando a livello sperimentale il comportamento del virus nei cani e nei gatti, hanno chiarito che i proprietari di animali domestici non hanno motivi di preoccupazione. I comunicatori scientifici e i rappresentanti del mondo scientifico più esposti mediaticamente dovrebbero attenersi alle fonti ufficiali e alle sole evidenze scientifiche consolidate. Le speculazioni su ciò che non è scientificamente dimostrato rischiano di stressare un Paese già molto provato".

 

comunicato stampa

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