Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno, a prima firma Sarno (PD), per fornire gli strumenti necessari all’Assessorato competente e alla Commissione Legalità per monitorare gli appalti pubblici relativi all’emergenza sanitaria Covid-19.
“La politica, in casi drammatici come quello in cui ci troviamo, deve saper reagire tempestivamente, alleggerendo le procedure per gli appalti pubblici” commenta il Consigliere Sarno “Ma non scordiamoci mai che il virus della corruzione non dorme mai, anzi si insinua spesso proprio in quelle procedure d’urgenza”.
Durante il Consiglio regionale è stato richiamato il recente caso di cronaca riguardante il dipendente comunale di Nichelino colto in flagranza di reato per una tangente proprio in un appalto collegato a uno più ampio gestito dalla Società di committenza regionale (SCR), come esempio di possibili debolezze delle procedure semplificate.
“E’ per questo” conclude il Consigliere Dem “che ringrazio il Consiglio regionale che si è impegnato a mettere l’Assessorato competente e la Commissione Legalità nelle condizioni di attuare, in collaborazione tra loro, un costante e preciso monitoraggio, anche attraverso la consulenza di esperti in materia, delle gare d’appalto e delle spese della Regione Piemonte e degli enti strumentali ad essa collegati perché questi strumenti sono necessari per tutelare l’ente pubblico e la sua onorabilità anche in questo momento storico complesso”.
“La proposta del presidente della Commissione Sanità, Alessandro Stecco, rappresenta un percorso praticabile per lavorare insieme in modo costruttivo sulla gestione del post emergenza coronavirus”. Il gruppo del Partito Democratico in Regione Piemonte accoglie positivamente l’invito avanzato dalla maggioranza in un clima di piena collaborazione.
“Del resto c’è condivisione sulla necessità di predisporre un piano specifico per il recupero delle visite e degli interventi sospesi a causa del virus e di preparare la fase 2 anche in ambito sanitario con una separazione più rigorosa tra luoghi Covid e luoghi no-Covid nel momento in cui il numero dei contagi si ridurrà” ha evidenziato il vicepresidente della Commissione Sanità, Domenico Rossi.
“Ma l’emergenza - prosegue il consigliere - ci obbliga a rivedere la maggior parte delle concezioni e le previsioni fatte sin qui per il comparto sanitario, sul quale sarà necessario investire a partire dall’aumento del personale, potenziando le azioni di prevenzione, la rete ospedaliera e quella territoriale, oltre all’investimento in ricerca, formazione e telemedicina, come previsto dall’ordine del giorno a mia prima firma approvato all’unanimità durante il consiglio di oggi”.
Una proposta condivisibile ad una condizione: la serietà. “La Giunta dovrà dimostrare la propria volontà di tenere in considerazione il lavoro svolto e dovrà mettere a disposizione dei professionisti in grado di dare supporto scientifico ai commissari” aggiunge il capogruppo Domenico Ravetti. “Occorre, inoltre, un deciso cambio di rotta nell’atteggiamento della Giunta nei confronti della commissione e del consiglio: non è più accettabile, come accaduto nella seduta della Commissione di ieri, che gli assessori si presentino con numeri e dati approssimativi sui controlli nelle RSA e sui tamponi, oppure senza una relazione aggiornata e puntuale sulla situazione” precisano i consiglieri Dem.
“Il lavoro in consiglio non è un passatempo e lo slittamento dell’informativa, prevista per oggi, a causa dell’assenza del Presidente Cirio e degli assessori Icardi e Caucino, sono un cattivo segnale, anche perché sono tante le questioni su cui avremmo voluto confrontarci e sulle quali i cittadini piemontesi aspettano risposte: dal numero dei decessi in Piemonte, che sembra più alto che in altre regioni per popolazione e caratteristiche, al numero dei tamponi, alla questione, ancora irrisolta, dei DPI per operatori e cittadini” concludono i consiglieri del Partito Democratico.