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Attualità | 05 settembre 2017, 17:23

Palazzo Nuovo, disagi legati allo sciopero docenti per gli scatti di stipendio

Indetta un’assemblea pubblica per martedì 12 settembre. Nonostante una scarna partecipazione tra i docenti del Polo Umanistico, anche a Palazzo Nuovo si riscontrano irregolarità

Palazzo Nuovo, disagi legati allo sciopero docenti per gli scatti di stipendio

 

Una settimana fa, con buona pace di studenti e laureandi, iniziava lo sciopero dei docenti universitari per lo sblocco degli scatti di stipendio. Palazzo Nuovo, dalla protesta indetta dal 28 agosto al 31 ottobre, sembra appena sfiorato: c’è chi studia sugli scalini della terrazza, chi si confronta con i colleghi terminato l’esame. Al Polo Umanistico la sessione di settembre terminerà sabato 16. E nonostante lo sciopero, tutto sembra proseguire da copione.

Tre ragazze attendono il loro turno fuori da un’aula del primo piano. Iscritte al primo anno della magistrale in storia dell’arte, non hanno accusato alcun disguido: “Per quanto ne sappiamo, nessuno dei nostri docenti ha aderito all’iniziativa”. 

Seduta a terra con il suo libro, Francesca, iscritta al secondo anno di Comunicazione Interculturale, aspetta di sostenere l’esame di storia delle religioni: “Personalmente non ho subito nessun disagio. Sono di Rivarolo, faccio la pendolare, sarebbe stato frustrante arrivare qui e scoprire che l’esame era annullato”.

Sono 49 mila i professori e ricercatori di servizio nelle università italiane. Di questi, 4555 hanno firmato la lettera di proclamazione dello sciopero, affinché vengano sbloccati gli scatti stipendiali relativi agli anni 2011-2015. Tuttavia, nonostante un’apparente calma piatta, anche in via Sant’Ottavio 15 si riscontra qualche irregolarità: “La docente non ha avvisato che avrebbe annullato l’appello – affermano tre studentesse di Scienze della Formazione – e in segreteria non hanno notizie. Abbiamo atteso un’ora, adesso ce ne andiamo”.

Una partecipazione scarna all’iniziativa, quella registrata tra i docenti di Palazzo Nuovo. Un trend che trova conferma anche in altri dipartimenti dell’ateneo, come quello di Economia dove “un solo professore ha comunicato che forse avrebbe aderito allo sciopero”. Nonostante la mancata partecipazione attiva, sono diversi i dipartimenti che, a nome del proprio corpo docente, hanno comunicato il sostegno alla causa. Un’assemblea pubblica avrà luogo martedì 12 alle 10.30 a Palazzo Nuovo, per iniziativa del collettivo “Riserva Culturale”.

“Troviamo sia utile aprire un dibattito ampio e generale sul definanziamento e sulla svalutazione del ruolo dell'università pubblica – afferma il collettivo - che coinvolga tutta la comunità accademica: dai docenti ai bibliotecari, dai ricercatori precari agli studenti lavoratori”.

 

Federica Cucci

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