In vista del traguardo del 2017, l'artigianato piemontese mostra di credere nella ripresa, nonostante le difficoltà del momento, che sono la coda di lunghi anni di crisi. Ascoltanto le previsioni delle imprese artigiane, infatti, dopo un quarto trimestre 2016 negativo si mostra un deciso e progressivo miglioramento nei primi tre trimestri dell’anno in corso.
Le stime sull’andamento occupazionale sono tornate positive (+6,20%), così come quelle relative alla produzione totale che sale al +10,76% nel terzo trimestre, l’acquisizione di nuovi ordini che raggiungono il +12,82 %, mentre quelle concernenti i nuovi ordini per esportazioni, dopo tre trimestri negativi, si riportano in terreno positivo con +0,95%.
“Non ci si può però nascondere –osserva Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte– che il cammino per tornare ai valori produttivi ed occupazionali precedenti alla crisi non sarà facile, anche perché sono intervenuti, in questi anni, mutamenti strutturali che hanno modificato profondamente il contesto dell’economia. La capacità di adattamento delle piccole imprese ha consentito loro di reggere i momenti peggiori di questa lunga e drammatica crisi e può costituire il punto di svolta che consentirà di vincere questa sfida”.
Tra le chiavi, per far rialzare compiutamente le imprese artigiane del nostro territorio, un miglior accesso al credito (i prestiti agli artigiani tra il 2012 e il 2015 sono scesi di quasi il 20%), ma anche la possibilità di partecipare, anche in forma aggregata, ai lavori per la realizzazione delle infrastrutture piemontesi, quali ad esempio l’Asti-Cuneo, il tunnel del Tenda, il Terzo Valico, il retroporto di Genova, il polo logistico intermodale CIM di Novara, i collegamenti aereoportuali, la Città della Salute, il potenziamento delle linee metropolitane e la TAV.
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