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Attualità | 10 novembre 2017, 18:20

Acceso il primo modulo dell’impianto DEMOSOFC alimentato da biogas ottenuto dalla depurazione delle acque

Il 14 novembre workshop e visita all’impianto che genera energia nel depuratore di SMAT di Collegno

Acceso il primo modulo dell’impianto DEMOSOFC alimentato da biogas ottenuto dalla depurazione delle acque

Si chiama DEMOSOFC il progetto europeo che sta per dare il via all’impianto con celle a combustibile alimentate a biogas più grande d’Europa. Si tratta di un impianto di energia co-generata recuperando i fanghi prodotti dal processo di depurazione delle acque reflue di Torino, da cui, grazie alla digestione anaerobica e alle fuel cell, le celle a combustibile, si produce energia a emissioni zero e con un importante impatto migliorativo sulla gestione dei rifiuti e l’integrazione di tecnologie a idrogeno, clean-up, sistemi di depurazione  e gestione del rifiuto, tradizionali.

Grazie al sostegno di SMAT, proprietaria dell’impianto di depurazione di Collegno dove sorge la centrale, alla tecnologia di Convion, una start-up Finlandese, a VTT centro di ricerca del stesso paese scandinavo, all’imperial College di Londra e al Dipartimento di Energia del Politecnico di Torino, è  ormai operativa la più grande centrale europea di co-generazione con questo tipo di approccio tecnologico.

Un impianto all’avanguardia, capace di coprire il 30% del fabbisogno energetico del depuratore, riutilizzando fino all’ultimo i gas prodotti dal processo di depurazione delle acque di Torino e provincia, in un percorso di ottimizzazione che trasforma in valore gli scarti. Un processo in accordo con i principi alla base dell’economia circolare, che si integra a una soluzione tecnica modulare, che può essere inserita in grandi impianti industriali, come nel caso di SMAT, o in contesti di dimensioni contenute, come aziende agricole, imprese che producono scarti alimentari e organici, ospedali rispetto a cui il vantaggio in termini di contenimento del conto energia e riduzione dell’impatto ambientale, possono essere straordinari.

Il workshop, in programma al Politecnico di Torino martedì 14 novembre, prevede la visita all’impianto di depurazione SMAT di Collegno, dove è stato collocato il primo modulo del sistema DEMOSOFC.

DEMOSOFC è un progetto HORIZON2020, finanziato dalla Commissione Europea tramite la Partnership Pubblica-Privata Fuell Cell Hydrogen – Joint Undertaking, con un budget da 5.9 milioni di euro finanziati per 4.2 milioni. Il progetto è coordinato dal Politecnico di Torino; i suoi partner sono: Convion Oy, produttore di celle a combustibile, il centro di ricerca finlandese VTT, Imperial College of Science Technology and Medicine di Londra, SMAT.

L’impegno di SMAT per la ricerca applicata è indirizzato allo sviluppo e alla sperimentazione di tecnologie innovative che consentano il miglioramento dei processi e delle qualità del servizio. I principali ambiti di applicazione riguardano i trattamenti di potabilizzazione e di depurazione, i sistemi di analisi e di controllo della qualità delle acque potabili e reflue, la gestione e il controllo delle reti e i sistemi di telecontrollo. L’impiego del sistema SOFCOM in un impianto industriale di trattamento di acque reflue comporta effetti estremamente rilevanti in quanto consente  l’ottimizzazione di un sistema energetico che sarà in grado di coprire circa il 30% del fabbisogno energetico dell’impianto, assolvendo il duplice compito di abbattere i costi di gestione e contemporaneamente di ridurre l’impatto ambientale.

c.s.

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