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Politica | 24 novembre 2017, 20:22

A Monaco di Baviera, anche i delegati Uncem Piemonte alla due giorni dell'Assemblea annuale di Eusalp

I rappresentanti delle 48 Regioni di Eusalp hanno affrontato le molteplici sfide della strategia macroregionale

A Monaco di Baviera, anche i delegati Uncem Piemonte alla due giorni dell'Assemblea annuale di Eusalp

A Monaco di Baviera, anche i delegati Uncem hanno preso parte alla due giorni di lavoro dell'Assemblea annuale di Eusalp.

Nella giornata di ieri, giovedì 24, e di oggi, venerdì 25 novembre, i rappresentanti delle 48 Regioni di Eusalp hanno affrontato le molteplici sfide della Strategia, l'ultima nata in Europa delle quattro esistenti. Nel credere profondamente ai presupposti che hanno dato via alle Strategie macroregionali, Uncem ha sempre ribadito la necessità di un pieno coinvolgimento degli Enti locali, in primis i Comuni e le Unioni montane, capaci di permeare le comunità con le opportunità offerte da Eusalp. Un lavoro che dunque non può restare nelle alte sfere dei rappresentanti politici e dei portatori di interesse delle Regioni dei sette Stati coivolti, ma che deve essere patrimonio di tutti i cittadini europei.

"L'Europa delle Regioni - spiega Marco Bussone, vicepresidente Uncem Piemonte - è decisiva per il rilancio dell'idea stessa di Europa unita. Le Strategie ci aiutano a uscire dalle logiche del passato per le quali si era efficaci se si alzava la spesa pubblica dando un po' di risorse a tutti, senza distinzione. La Strategia muove i suoi passi sulle migliori progettualità che le Regioni insieme riescono a definire, contribuendo alla coesione e al superamento delle sperequazioni, attingendo a fondi strutturali e programmi transnazionali. Non è un lavoro semplice e le Regioni alpine italiane devono essere più coese".

Mentre è forte l'asse delle Regioni alpine austriache e tedesche, deve essere rafforzato l'asse italiano con il 42 per cento del territorio di Eusalp. "Sensibilizzeremo in primo luogo il Piemonte - prosegue Bussone - A Monaco abbiamo apprezzato l'intervento dell'Assessora De Santis che ha ribadino la necessità di grandi progetti, di non perdersi sulle piccole partite. Le nostre Regioni italiane dovranno lavorare di più affinché Eusalp non dimentichi la montagna e i Comuni. Le aree montane sono quelle che Eusalp deve unire maggiormente ai poli urbani, con uno scambio di opportunità più efficace".

"Penso ad esempio che Eusalp debba prima di tutto lavorare sulla valorizzazione e sul pagamento dei servizi ecosistemici-ambientali, sul superamento dei divari, a partire da quello digitale. Non solo commissionare studi, ricerche e scambi. Abbiamo pessimi esempi in passato di reti che non hanno dato i risultati attesi. Innovazione, ambiente e sviluppo economico sono tre assi fondamentali per il lavoro dei prossimi anni. Smart e green sono pilastri della crescita. Le Regioni alpine italiane dovranno dire questo. Lavoriamo per aumentare Pil e posti di lavoro in zone oggi più a rischio, più fragili e più marginali. Il modello della Strategia per le aree interne dell'Italia è il più valido modello anche per Eusalp e per tutti i territori UE della Strategia macroregionale".

c.s.

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