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Politica | 21 febbraio 2018, 13:40

Lo sciopero della casa di riposo arriva in Consiglio Comunale

Domani saranno audite le lavoratrici della residenza "Il Porto" di via Torre Pellice

Lo sciopero della casa di riposo arriva in Consiglio Comunale

Il 14 gennaio nella Residenza Il Porto di via Torre Pellice, 25 a Torino, gestita dalla Cooperativa Punto Service di Vercelli si era scioperato per chiedere: più operatori di notte (attualmente 1 infermiere e 4 OSS per 180 anziani), un pagamento regolare di tutto il tempo lavorato e i giusti riposi.

Domani 22 febbraio le commissioni consiliari del Comune di Torino “Lavoro” e “Sanità e Servizi Sociali” audiranno le lavoratrici della casa di riposo Il Porto che avevano scioperato.


Le lavoratrici e il sindacato di base CUB Sanità metteranno in rilievo tre punti: che valgono per La loro Residenza, ma che esemplificano una situazione delle Case di Riposo piemontesi in generale. L'eccessiva pressione sulle lavoratrici costrette a turni doppi anche di 12-13 ore, a saltare i riposi settimanali; a lavarsi nella lavatrice di casa le divise, anche infette; il pessimo trattamento economico per il quale hanno avviato una causa in tribunale. Ne consegue un grave deterioramento della qualità delle prestazioni fornite agli anziani perché ovviamente troppo lavoro per poco personale previsto da minutaggi eccessivamente bassi previsti dalla Regione e forzati ulteriormente dalle aziende rendono ormai le Residenze per Anziani molto simili a delle fabbriche. Da una indagine empirica effettuata da CUB sanità tra il personale OSS di diverse case di riposo emerge che 36 lavoratrici su circa 70 intervistate (quindi circa il 50%) segnalano problemi di salute di carattere muscolo-scheletrico e articolare iniziati anche sotto i 40 anni, Moltissime si troveranno a non essere ancora in età di poter andare in pensione, ma non più in grado di lavorare a causa dei problemi di salute.

Per questo si chiede al Sindaco, in qualità di autorità sanitaria locale, di promuovere una seria indagine sulla salute del personale delle residenze per anziani e di migliorare la vigilanza sul loro funzionamento. CUB Sanità infine polemizza violentemente con CGIL CISL e UIL che, dopo lo sciopero promosso dal Sindacato di Base, si sono affrettate a firmare un accordo in aiuto alla Cooperativa Punto Service, accordo che prevede:

  • un sostanziale annullamento del diritto di sciopero

  • una riduzione salariale (con l'annullamento del pagamento delle festività)

  • la piena libertà per l'azienda di decidere quanto personale impiegare di notte

In conseguenza di questo accordo tutti gli iscritti della UIL e alcuni della CGIL della Casa di Riposo Il Porto hanno disdetto la tessera e chiesto l'adesione a  CUB Sanità, che preannuncia l'imminenza di nuovi scioperi anche contro l'accordo firmato dai sindacati tradizionali.

c.s.

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