Il Teatro Regio di Torino perde i pezzi. Dopo Valter Vergnagno, che ha rassegnato le dimissioni da sovrintendente con un anno di anticipo sulla scadenza del suo mandato, oggi il Maestro Gianandrea Noseda ha annunciato il suo addio.
Il direttore musicale, in una nota dai contenuti molto duri, ha preso le distanze dal nuovo sovrintendente Graziosi, che si era detto preoccupato più dei conti che dei progetti: "Evidentemente la qualità che ha portato questo teatro alla ribalta internazionale non è stata minimamente tenuta in considerazione. E quindi non esiste la volontà di condividere un progetto per il futuro del Regio".
Noseda non prenderà parte alla stagione 2018/2019, ma rispettera' gli impegni presi per l'estate con i festival di Montreaux, Stresa e con il MiTo Festival di settembre a Torino. Tra le ragioni dell'addio del Maestro anche anche la scelta del Consiglio di Indirizzo del Regio di non tornare a fare tournée negli Stati Uniti.
Durissimo il commento alla notizia da parte del capogruppo del Pd in consiglio comunale Stefano Lo Russo: "Sul New York Times si parla di Torino. Si, per le dimissioni di Gianandrea Noseda dal Teatro Regio a valle della nomina di #Appendino del nuovo Sovrintendente. Nomina avvenuta di prepotenza e senza alcun bando né valutazione della qualità dei potenziali candidati".
"In spregio non solo al principio di trasparenza e meritocrazia ma anche al buon senso. Non male davvero. Complimenti alla nostra Sindaca che non perde occasione per sputtanare l'immagine di Torino in tutto il mondo", ha concluso Lo Russo.
Non meno severo il commento di Fabrizio Ricca, segretario torinese della Lega e capogruppo in consiglio comunale: “Stiamo facendo ridere il mondo". L'esponente del Carroccio prosegue così: “Ancora una tegola si abbatte sul Teatro Regio. Stavolta è il direttore musicale Giandrea Noseda a lasciare. E con ragione aggiungo io, visto quanto sta accadendo, tra nomine per nulla di livello, prive della competenza vitale per il Regio e la cancellazione dei programmi. Dopo undici anni Noseda va via e la notizia fa scalpore anche all'estero, come è sorprendente aver dato la carica di sovrintendente a William Graziosi, con un curriculum che non è certo degno dell’incarico".
"Noseda andando via ha detto che non c'è la volontà di condividere un progetto per il futuro. Io temo che proprio non ci sia più un futuro per uno dei teatri più importanti d'Italia, ormai reso agonizzante da questa pessima gestione. Infatti sono certo che questo modo di lavorare porterà ad una decadenza inesorabile del Regio".