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Attualità | 11 maggio 2018, 09:56

Roma-Juve: la Fede è indefessa, ma quelle tasche rimaste vuote la dicono lunga.

Prosegue il dibattito legato ai prezzi dei biglietti per le trasferte dei bianconeri. Nonostante la quarta coppa Italia consecutiva e il settimo scudetto a un passo

Roma-Juve: la Fede è indefessa, ma quelle tasche rimaste vuote la dicono lunga.

Gli striscioni esposti al contrario contro il Bologna, rappresentano tanti ragazzi della Curva Sud. Girateli a testa in giù e non uscirà dalle loro tasche un solo quattrino.
I risparmi si sono volatilizzati, per amore, lungo le miriadi di chilometri macinati per star dietro ai propri colori, inseguendo un sogno.
Se sei un tifoso juventino al seguito della tua Squadra in trasferta, paghi il tributo, identificabile nel biglietto del Settori Ospiti. Non sempre a ‘bon pat’, per usare una terminologia, ormai desueta, dell’antico Piemonte.
Così succede che, per mere ragioni di botteghino, si cerchi un po’ dovunque di capitalizzare sulla testa dei tifosi juventini in trasferta.
La corsa ad accaparrarsi il tagliando inizia subito dopo l’apertura della vendita online.
Per i biglietti di Roma vi hanno partecipato in molti, ma non tutti.
Quando meno si pensava potesse avvenire, è iniziata la protesta, capeggiata dai gruppi ultras della Curva Sud, che mira a puntare i riflettori sul caro prezzo.
‘Il vaso è colmo’, sancisce il Comunicato diffuso sul web. Dopo i salassi del Campionato in corso a Udine, Cagliari e Milano nerazzurra (per citare alcune punte dell’iceberg), anche i più fedeli seguaci del ‘Sempre in trasferta’, hanno deciso di passare, aderendo alla neonata ribellione. Che è giusta è legittima.
Non aveva senso farlo in una partita marginale, perché per far capire che la soglia della pazienza è stato di molto superata, occorrono gesti eclatanti.
Roma-Juve può essere ‘la partita’, quella che potrebbe di fatto far rimanere il tricolore sul petto dei bianconeri.
Non esserci è una sofferenza per i tanti che aderiranno alla protesta.
Ma è solo con gesti estremi che si comunicano i profondi dissapori.
La Fede è indefessa, ma quelle tasche rimaste vuote la dicono lunga. Qualcuno, dietro questa escalation dei prezzi, ipotizza vi sia in atto la depurazione degli ultras dalle gradinate, gradatamente sostituiti dalle famiglie.
Se così fosse, la vedo dura per un nucleo di padre, madre e due figli, spendere 300€ in un sol colpo per vivere la propria dimensione da stadio. Un sacrificio non di poco conto, per il periodo storico ed economico in cui siamo.
Il Settore Ospiti si riempirà, ne sono certo, ma vedrete e giudicherete voi stessi cosa sarà senza il folklore e il tifo che sono in grado di sprigionare unicamente i gruppi Ultras.
Il dado è tratto: non fate morire l’entusiasmo, perché, come già detto e scritto in un altro striscione: ‘Uno stadio senza curve, è come un mondo senza sogni’.

Beppe Franzo

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