L'idea è piuttosto semplice: l'elettore che, alle prossime elezioni regionali, sceglierà di dare due preferenze (legittima la scelta di chi ne darà solo una), dovrà necessariamente scegliere due candidati di genere opposto. Un uomo e una donna.
A prevederlo è l'articolo 8 della legge per l'elezione del Consiglio regionale e del - o della - presidente della giunta, così come previsto dalla proposta presentata oggi da Liberi e Uguali e da molte consigliere e consiglieri di tutti i partiti. A questa proposta hanno lavorato in particolare la commissione regionali per la Pari Opportunità e la Consulta femminile della Regione. Tra i firmatari, le consigliere Silvana Accossato, Enrica Baricco, stefania Batzella, Valentina Caputo, Nadia Conticelli, MArco Grimaldi e Valter Ottria.
"La nostra è una corsa contro il tempo - spiega Silvana Accossato (LeU) - perché la norma va approvata entro l'anno prossimo. Ma non è soltanto una questione di tempo: molti consiglieri sono infatti contrari, quindi la nostra battaglia è soltanto all'inizio".
Secondo la norma, in ogni lista di candidati ci devono essere un numero pari di uomini e donne (se dispari, non più di uno in più per uno dei due generi), che vanno indicati alternati l'uno all'altro. In caso l'elettore decida di dare due preferenze, dovrà necessariamente dare il voto a due persone di genere diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza.