Lo sport, qualunque esso sia, ci ha insegnato che non è mai il momento di mollare, ma soprattutto che bisogna lottare fino alla fine. Sono poche, pochissime, le possibilità per gli azzurri di approdare alle semifinali di sabato, ma nulla è impossibile.
Sicuramente la netta vittoria della Polonia di ieri sera contro la Serbia per 3-0 complica il discorso qualificazione per l’Italia, ma nulla è precluso soprattutto avendo il fattore campo a proprio favore. Mercoledì sera il Pala Alpitour ha registrato oltre 11.700 spettatori: il clima era infuocato. C’è da dire che i serbi non si sono fatti intimorire, ma questa sera l’atmosfera sarà ancora più incandescente perché ci si gioca il tutto per tutto, ci si gioca la gloria.
I ragazzi di coach Blengini arrivano a questo match avendo riposato un intero giorno, mentre i polacchi saranno pur reduci dalla straripante vittoria di ieri sera, ma l’hanno ottenuta soltanto poche ore prima di questa delicata sfida. La freschezza fisica e la lucidità mentale saranno di fondamentale importanza, soprattutto a inizio gara quando sarà importante approcciare il match con la giusta “garra”, per provare a mettere subito in difficoltà i rispettivi avversari.
Andiamo ad analizzare più nel dettaglio i numeri: all’Italia, per passare il turno, servirà vincere 3-0 concedendo ai giocatori guidati da coach Heynen di totalizzare al massimo 60 punti complessivi. Nel caso in cui, invece, i polacchi dovessero vincere anche soltanto un set per gli azzurri non ci sarebbero speranze. Ci vorrà quel pizzico di sana follia, consapevoli della forza della nostra Nazionale.
Gli avversari di questa sera, come i serbi, saranno molto ostici da affrontare, essendo anche i campioni del mondo uscenti, ma gli italiani quando vengono messi alle strette sono capaci di trovare la soluzione per uscire in maniere superba da situazioni complicate.
Oggi sarà ancora più importante essere tutti uniti verso un unico obiettivo. Non ci resta che attendere le ore 21.15, quando al Pala Alpitour inizierà il match che potrebbe entrare di diritto nelle pagine di storia del volley italiano.