Oggi, presso il tribunale civile di Torino si terrà la prima udienza nell’azione collettiva inibitoria avviata dal Movimento Consumatori contro la Juventus F.C. S.p.A., a seguito dei mancati rimborsi ai tifosi da parte della società per la partita Juve-Genoa del 22 gennaio scorso.
La Corte Federale di Appello della FIGC, con provvedimento del 18 dicembre 2017, nel procedimento relativo alla violazione della normativa che regola i rapporti con la tifoseria organizzata, aveva sanzionato la Società con un’ammenda e con la chiusura del settore Curva Sud.
Il Movimento Consumatori ha chiamato in causa la Società perché ritiene che la Juventus, direttamente responsabile dei fatti, sia tenuta a rimborsare i titolari di abbonamento in curva nella stagione 2017/2018.
In merito invece al ricorso presentato dalla Società contro la nuova squalifica di un turno per la Curva Sud per la partita Juventus-Genoa del 20 ottobre prossimo (comminata per cori di insulto nella partita Juventus-Napoli) in attesa delle decisioni della Giustizia sportiva, il Movimento Consumatori ritiene che la Società sia tenuta ad intensificare le attività finalizzate a “proteggere” la parte sana della tifoseria.
"I tifosi che non hanno alcuna responsabilità - spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale del Moivmento - non devono subire le conseguenze di squalifiche di settori e di stadi, per comportamenti addebitabili alla società o a frange di ultras e, tutte le società calcistiche compresa la Juventus, dovrebbero adottare il Codice di condotta previsto dalla FIGC a partire dalla stagione in corso”.