È stato siglato oggi al ministero del Lavoro da Fca e dalle organizzazioni sindacali l’accordo che garantirà i contratti di solidarietà per le Carrozzerie di Mirafiori. Mentre sempre a Mirafiori anche per stampi, Presse, Fpt (ex Meccaniche) e Agap di Grugliasco è stato siglato l'accordo per accompagnare al pensionamento 800 operai e 250 impiegati che su base volontaria potranno accedere al contributo Naspi. Per quando riguarda i CdS delle Carrozzerie, si tratta di un accordo che - dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 - riguarderà 2755 dipendenti, di cui 1653 in esubero temporaneo.
Ma i cambiamenti non finiscono qui, secondo il Lingotto: in vista dell’avvio del nuovo modello, inoltre, è previsto il trasferimento di due tranche di lavoratori dall’Agap a Mirafiori: 350 a gennaio e 450 a febbraio che compiranno il percorso inverso rispetto a quello fatto nei mesi scorsi, quando furono spostati a causa dell'esaurimento degli ammortizzatori sociali nello storico stabilimento torinese.
Pur nelle incognite di questi giorni su ecobonus e dintorni, c'è una certa soddisfazione tra i sindacati. “Con questo accordo abbiamo creato le condizioni per accompagnare i lavoratori all’uscita senza significative perdite economiche e il processo potrebbe agevolare la rotazione nell’ambito dei contratti di solidarietà - commenta il segretario della Uilm di Torino, Dario Basso -. Si guadagnerà tempo per permettere la riqualificazione dei lavoratori in vista delle nuove produzioni”.
"Invece della cassa integrazione straordinaria per la Carrozzeria di Mirafiori, come si era paventato in un primo momento, ci sono i contratti di solidarietà che per i lavoratori sono più convenienti in quanto garantiscono un minimo del 30% di attività lavorativa e quindi una rotazione tra il tempo di lavoro e di cassa integrazione - sottolineano Edi Lazzi, segretario provinciale della Fiom-Cgil -. Parallelamente c'è una pre-intesa sulle uscite volontarie e incentivate di 1050 addetti dell'area torinese di Fca che verosimilmente si concretizzerà a gennaio del 2019 e che permetterà ai più anziani di essere accompagnati alla pensione con un incentivo all'esodo".
"E' un percorso - prosegue Ugo Bolognesi, responsabile Mirafiori per la Fiom-Cgil - che si era già individuato nei mesi scorsi con l'azienda, volto a tamponare una situazione di forte criticità. Resta il fatto che si sta mettendo una toppa che noi giudichiamo non sufficiente a risolvere i problemi della piena occupazione e che gli addetti caleranno di 1000 unità. Adesso inizieremo una campagna di sensibilizzazione e di mobilitazione dei lavoratori volta ad ottenere nuovi modelli in grado di garantire un futuro ai 13000 addetti che rimarranno nel sito di Mirafiori e alla Maserati di Grugliasco. Vogliamo il rilancio del settore dell'auto a Torino che permetta di mettere in sicurezza i nostri stabilimenti e porre fine a un periodo che dura da ormai da 11 anni in cui sono stati fatti sacrifici enormi da parte dei lavoratori".
"Il prolungamento di dodici mesi dei Contratti di solidarietà - conclude Claudio Chiarle, segretario di Fim Cisl Torino - a fronte di un piano industriale che vira decisamente su una nuova fonte energetica come l'elettrificazione sono due punti qualificanti per la tutela dell'occupazione e la prospettiva futura per il Polo di Mirafiori".