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Politica | 10 gennaio 2019, 08:56

Orbassano, M5S chiede chiarezza sul bando per i beni confiscati alla mafia

"L'assegnazione è stata prorogata già due volte, per attirare più proposte, ma questo lede i diritti di chi si era attivato per tempo"

Orbassano, M5S chiede chiarezza sul bando per i beni confiscati alla mafia

Il gruppo del Movimento Cinque Stelle presso il Comune di Orbassano accende i riflettori su un tema caldo come quello del bando per i beni confiscati alla mafia. E chiede chiarezza.

"Nel mese di dicembre 2018 l’Amministrazione Comunale provvedeva a pubblicare un avviso pubblico per l'affidamento in concessione d'uso di 2 unità immobiliari confiscate alla mafia - si legge in una nota diffusa da Andrea Suriani e Valentina Veneziano -. L’Avviso pubblico datato 7 dicembre 2018 riportava come data scadenza il 17 dicembre 2018. A distanza di 22 giorni dalla scadenza,  l'Amministrazione ha ripubblicato semplicemente l'Avviso in data 8 gennaio 2018, nella pagina dedicata ai bandi e alle gare del sito istituzionale, con la seguente dicitura: "Considerata l'esigua durata della precedente pubblicazione, al fine inoltre di dare maggiore possibilità alle associazioni interessate, si comunica che il presente avviso è nuovamente pubblicato a decorrere dalla data del 08/01/2019 sino alla data del 08/02/2019". In data 9 gennaio è stato ripubblicato l'avviso con una nota allegata, da cui si evince che entro il 17 dicembre (data di scadenza originaria), sono pervenute un esiguo numero di proposte, "auspicando una più ampia partecipazione al progetto", indicando come data di scadenza il 31 gennaio 2019".

"È pertanto evidente - aggiungono i consiglieri grillini - che con la nuova scadenza, altre associazioni avranno più tempo per formulare un progetto dettagliato, rispetto a chi si era affrettato ad inviarlo entro il termine iniziale previsto nell'avviso pubblico, che tra l’altro, prevede che ”il bene potrà essere concesso anche in presenza di una sola offerta-progetto”. Riteniamo che ripubblicare un avviso pubblico dopo la già avvenuta ricezione di alcune domande e proporre, quindi, una nuova scadenza, comporti sicuramente un effetto positivo per il fatto che venga

ampliata l'offerta, ma altresì, trattandosi comunque di una procedura comparativa, è evidente che tale rinvio possa ledere i diritti di non discriminazione, trasparenza e parità di trattamento dei soggetti che hanno presentato nei tempi la domanda stessa".

comunicato stampa

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