Immaginate per un attimo che all'interno di un ex convento veneziano si ritrovino Guido Gozzano, Michelangelo Pistoletto, una 500, "Il Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo, il Barolo e la Fiera del Tartufo. Tutti in un unico spazio, a dialogare tra loro in rappresentanza del territorio d'origine, il Piemonte.
È una Biennale "outsider", un esperimento artistico sregolato per un padiglione regionale al limite dell'irrealtà. Tra ironia e provocazione, la regione sabauda sbarca così a Venezia con il progetto The Piedmont Pavillon, realizzato da Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea con il sostegno di Compagnia di San Paolo e il supporto della Regione Piemonte, dal 7 maggio al 20 luglio 2019.
"In un'epoca di globalizzazione e digitalizzazione - raccontano le ideatrici Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Carolyn Christov-Bakargiev - questa mostra 'off' rispetto alla Biennale di Venezia vuole indagare sul senso delle affermazioni identitarie. Un po' come una fake news, per il fatto di non rappresentare una nazione, ma una regione, che gioca sull'umorismo e il contatto tra varie espressioni artistiche".
Il padiglione presenta opere provenienti dalle due collezioni di Rivoli e Sandretto Re Rebaudengo, oltre a prodotti tipici piemontesi, dall'industria all'enogastronomia (anche particolarmente bizzarri o rari, come una macchina per l'espresso costruita appositamente per andare in orbita o una pregiata bottiglia della cantina Pinot Gallizio). Ma l'intera esposizione è in realtà costruita come una sorta di pièce teatrale, in cui figurano singolari "ministri" a capo di un'entità non definibile entro i comuni termini geopolitici.
Vediamo così la premier Marianna Vecellio, curatrice della mostra, il ministro della parola Gianluigi Ricuperati (che proporrà, grazie alla collaborazione tra Faust e Wine Experience, la prima esclusiva registrazione integrale dell'opera di Gozzano, poeta delle buone cose di pessimo gusto), le comunicazioni affidate alla regista Irene Dionisio e l'urbanistica a Ludovica Carbotta (le quali, assieme al ministro del mare Renato Leotta presenteranno tre lavori inediti). Infine, i ministri senza portafoglio, tra cui spicca il maestro dell'Arte Povera Michelangelo Pistoletto.
L'allestimento sarà ospitato all'interno di Combo, nuovissimo modello di ospitalità e incubatore culturale dedicato a turisti e cittadini. Una casa che si mette a servizio dell'arte, offrendo camere private e condivise, spazi comuni, project rooms adatti a ospitare gallerie e collettivi. "Il nostro intento - spiega l'ideatore Michele Denegri - è di recuperare edifici storici abbandonati e riqualificarli. Qui le diverse espressioni culturali potranno trovare dimora e rendersi pienamente comprensibili e fruibili da tutti".
A Venezia lo spazio è situato presso il Campo dei Gesuiti, in un ex convento del XII secolo a pochi passi dalla Fondazione folla Misericordia. Un nuovo angolo culturale della città capace di attirare le diverse attività artistiche locali.














