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Politica | 26 marzo 2019, 17:22

Il Pd “stoppa” la sua ricadidatura, Boeti: “Lo accetto. E resto fedele al Partito”

Il presidente del Consiglio regionale non fa polemiche per il “no” alla deroga che gli avrebbe permesso di rientrare in lista per le elezioni. “Ma avrei preferito che il partito scegliesse un percorso diverso, più politico. Ora sosterrò Chiamparino e, a Rivoli, Bugnone"

Il Pd “stoppa” la sua ricadidatura, Boeti: “Lo accetto. E resto fedele al Partito”

Il no del PD alla deroga che avrebbe potuto permettermi di ricandidarmi in Regione per il mio quarto mandato? Lo accetto e sinceramente me lo aspettavo”. Lo ha detto oggi, a margine del Consiglio regionale, il presidente Nino Boeti, che ieri sera ha scoperto – insieme all'assessora Gianna Pentenero – che non rientrerà nella lista provinciale del Pd tra i candidati alle prossime elezioni regionali.

“Penso che nel Partito ci sia la convinzione che potremmo non vincere le elezioni. E, in caso di sconfitta, i posti in Consiglio potrebbero essere 5 o 6, il che – con la presenza mia e di esponenti 'anziani', rallenterebbe il processo di rinnovamento utile in questo momento”.

“All'inizio io non avevo intenzione di ricandidarmi – spiega Boeti – tanto che non avevo nemmeno fatto richiesta scritta per la deroga, anche se avevo dato oralmente la mia disponibilità al segretario. Ma alla fine ho pensato che il Partito dovesse fare fino in fondo il suo dovere e che fosse tutto alla luce del sole: per questo ho scelto di sottopormi alla deroga. Ora considero chiuso il capitolo di una mia possibile candidatura in Regione, anche se avrei preferito che il Pd optasse per un percorso diverso, basato su una scelta politica”.

Sulla sua possibile candidatura sotto altri simboli, Boeti non lascia spazio a dubbi: “Non mi candiderò nemmeno con altre liste e non l'ho mai nemmeno preso in considerazione – ha spiegato Boeti – perchè io sono monogamo: una sola moglie, un solo ospedale (è ortopedico, ndr), il Maria Adelaide, una sola squadra del cuore, il Torino, e un solo partito, il Partito Democratico”.

Poi, sulle elezioni: “Chiamparino? Sta recuperando, secondo me il risultato del voto è incerto. Si può vincere come no, anche soltanto per poche migliaia di voti. Di certo conosco elettori che senza Chiamparino non voterebbero PD. Personalmente farò campagna elettorale per il Partito Democratico in Regione e poi ci sono le Comunali a Rivoli, la mia città, dove ovviamente appoggerò il candidato sindaco di centrosinistra, Emanuele Bugnone”.

Daniele Angi

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