Sala Giolitti di Torino Incontra gremita per l'appuntamento con il vicepremier Luigi Di Maio, che nel tardo pomeriggio di oggi era nel capoluogo piemontese per incontrare aziende e stakeholders per illustrare il piano di risorse economiche che arriverebbero a Torino in forma di sgravi a valle della definizione di "Area di crisi industriale complessa".
Seduti in prima fila molti esponenti della giunta Appendino e candidati alle prossime elezioni regionali ed europee, vicino a rappresentanti locali di Coldiretti, Confesercenti, Ascom, Unione, Amma, CNA, Camera di Commercio, Unione Industriali, sindacati e Confindustria nazionale. Assente, come già annunciato, Api.
Di Maio ha approfittato però dell'incontro con i giornalisti per lanciare un ultimatum al Ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Il decreto famiglia - ha detto - è pronto. Possiamo dividerci su tutto, ma non sui figli e sulla famiglia. Su questo decreto si gioca il destino e la tenuta del Governo. Perché se anche su questo si vuole rompere, allora si stanno cercando pretesti".
Il vicepremier ha precisato di voler portare l'atto in Consiglio dei Ministri la prossima settimana, aggiungendo che ha "già le coperture: 1 miliardo risparmiato e recuperato dal reddito di cittadinanza perché abbiamo respinto il 25 per cento delle richieste, che non erano idonee. Il decreto è pronto".
"Il Piemonte è una regione che ha bisogno del Movimento 5 Stelle", ha concluso Di Maio, "lo ha dimostrato in questi cinque anni in un Consiglio regionale in cui siamo stati presidio attento di tutto quello che si faceva su determinate questioni".
Prima di partire per Biella, dove è atteso per un incontro, il vicepremier ha testato l'auto a guida autonoma sulla pista di prova sul tetto del Lingotto.