Oltre agli impianti, la Regione Piemonte è pronta a mettere in campo soldi e tutta "la diplomazia politica, istituzionale e sportiva, anche delle Federazioni" per l'organizzazione delle Olimpiadi 2026 insieme al tandem Milano-Cortina. A dirlo è il Presidente Alberto Cirio, al termine dell'incontro in piazza Castello con il sindaco Chiara Appendino, per parlare dei giochi olimpici bis.
Un faccia a faccia - al quale erano presenti anche gli assessori regionale e comunale allo sport Fabrizio Ricca e Roberto Finardi - fortemente voluto dallo stesso Cirio per chiedere alla prima cittadina la disponibilità ufficiale degli impianti sportivi.
Un sì che verrà incluso in un dossier che Cirio sta predisponendo e sarà pronto in dieci giorni, per poi essere inviato al Governo. Dopo aver offerto le strutture e aver ricevuto la "porta in faccia" dal sindaco di Milano Giuseppe Sala e dal collega Veneto Luca Zaia, il governatore piemontese punta direttamente a Roma per strappare per il Piemonte il sì all'organizzazione dei giochi olimpici bis.
Per dare più forza alla sua proposta, la Regione mette sul piatto soldi e competenze. "Gli assessori allo sport - ha spiegato Cirio - Ricca e Finardi lavoreranno per implementare il vecchio dossier della candidatura di Torino e le valli: dobbiamo dare maggior rilevanza a quanto sono costati gli impianti e al tempo di realizzazione".
"Come Regione - ha continuato - siamo pronti ad assumerci gli oneri organizzativi e economici: nelle Olimpiadi 2006 abbiamo avanzato i soldi. Noi vogliamo organizzare i giochi olimpici bis non a spese dei cittadini. Siamo convinti di poterlo fare e che il saldo sarà più che positivo, perché ci sarà ampia disponibilità di risorse economiche anche da sponsor privati", ha concluso Cirio.
È evidente che nella trattiva con Roma giocheranno un ruolo essenziale i rapporti con la Lega, come dimostra la presenza oggi al tavolo degli esponenti del Carroccio Fabrizio Ricca, Valter Marin (che oltre a essere consigliere regionale è anche sindaco di Sestriere) e Fabio Carosso.
La sindaca Chiara Appendino ha confermato la disponibilità degli impianti, ma ha anche ribadito che la "Città non entrerà nel comitato organizzatore" delle Olimpiadi 2026. "Credo che Torino avrà bisogno della Lombardia per le Atp, così loro come avranno bisogno del Piemonte per le Olimpiadi: non vedo ostacoli per la collaborazione tra i due territori", ha concluso la prima cittadina.
In supporto dell'iniziativa di Cirio si è espresso anche il sindaco di Pragelato, Giorgio Merlo, che in una lettera indirizzata al governatore ha ribadito "Come Amministrazione di Pragelato siamo al Tuo fianco in questa iniziativa ben sapendo che proprio questo territorio conta impianti e potenzialità che non possono essere cancellati o rimossi con un banale tratto di penna. Ed è per questi motivi che è necessario, adesso, costruire e consolidare una grande unità politica ed istituzionale del sistema Piemonte, malgrado la disastrosa iniziativa della maggioranza del Comune di Torino di non partecipare recentemente alla sfida olimpica del 2026".